
La mostra che si apre a Castel Sant’Angelo riprende, rovesciando la famosa frase tratta dal romanzo “L’Idiota” di Fëdor Dostoevskij “La bellezza salverà il mondo”.
L’esposizione infatti, mette in luce come la bellezza, intesa come tutta la produzione artistica e spirituale dell’uomo, un enorme patrimonio di cui siamo custodi, sia in costante pericolo. Da qui nasce l’importanza della salvaguardia di questo immenso bene comune, per goderne e poterlo tramandare alle generazioni future.
Da queste considerazioni è nata l’idea di questa mostra, che oltre ad essere un’esposizione di reperti recuperati dal Comando Tutela Patrimonio Culturale dell'Arma dei Carabinieri diretto dal Generale di Brigata Roberto Riccardi, presenta per la prima volta i sistemi di prevenzione e salvaguardia adottati dai Musei e dai luoghi della cultura di appartenenza statale, con il coordinamento della Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio culturale del MIC.
La mostra è divisa in diverse sezioni, all’interno delle quali i visitatori vengono condotti attraverso storie di recuperi, salvaguardia e tutela presentate sia in modo narrativo che per immagini.
Il materiale esposto comprende una quarantina di opere, tra cui diversi capolavori come un cratere a figure rosse del celebre ceramista greco Eufronio databile al V-IV sec. a. C. e una statua raffigurante l’Afrodite di Cnido, copia romana di originale greco del I-II sec. d. C. Non mancano opere come “La Crocifissione” di Peter Brueghel il Giovane, la “Santa Caterina d’Alessandria” del Cavalier d’Arpino e la “Santa Maria Maddalena penitente” attribuita a Paolo Veronese.
Di notevole importanza inoltre, un “tesoro” di monete di bronzo risalenti al III sec. a. C. costituito da 75 pezzi emessi dalla Zecca di Roma, rara serie della prima monetazione romana, gli splendidi frammenti di un altorilievo in terracotta del III a. C., che rappresentano “Diana e Atteone” facenti parte del frontone di un tempio etrusco, un frammento dell’obelisco collocato a Montecitorio e un violino di Andrea Amati in legno di acero, realizzato fra il 1560 e il 1576.
Il percorso è arricchito da pannelli e didascalie in scrittura braille e da riproduzioni in rilievo delle opere per i non vedenti.
Foto: sito ufficiale dei Beni Culturali
Informazioni
Dal 13 luglio al 4 novembre 2021 - Prorogato al 7 novembre 2021
dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30)
Lunedì chiuso
