Una vita dedicata alla macchina fotografica, uno sguardo lucido e intriso di ironia su quella “certa Italia” che, tra il 1959 e il 1981, andava cambiando inesorabilmente pelle.
La retrospettiva ospitata dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica, nella Sala delle Colonne e nelle Cucine Novecentesche di Palazzo Barberini, raccoglie e riordina gli “appunti visivi” con cui Giuseppe Loy, fotografo per passione, raccontava la società dell’epoca senza cedere al fascino della spettacolarizzazione, il suo impegno politico, la sua vita privata.
Dallo sterminato archivio lasciato dall’artista con migliaia di negativi e immagini d’epoca, sono state selezionate 135 stampe originali in bianco e nero, accompagnate da documenti, poesie, epigrammi, scatti familiari. Le fotografie presentano alcune tematiche ricorrenti, tra cui il ritratto dell’italianità, che emerge nei piccoli gesti della vita quotidiana, la riflessione per immagini sul paesaggio e sui costumi italiani, gli scatti rubati sulle spiagge, con corpi distesi al sole immortalati da tagli fotografici particolari, fino ad arrivare alla toccante raccolta di fotografie in cui la vera protagonista è la sincera amicizia (ripercorsa anche in un video) che legò Giuseppe Loy ad artisti del calibro di Alberto Burri, Afro e Lucio Fontana, i cui ritratti sono tra gli scatti più conosciuti dell’autore.
Informazioni
dal 7 dicembre 2021 al 27 febbraio 2022
Dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
Chiuso lunedì, 25 Dicembre, 1° Gennaio
N.b. Nei fine settimana e nei giorni festivi è richiesta la > prenotazione obbligatoria
Per aggiornamentie e modalità di visita consultare il > sito ufficiale.