
La mostra, in prestito dall’Istituto Giapponese di Cultura a Colonia, presenta 55 fotografie storiche in bianco e nero, scattate in studio e dal vero da fotografi e viaggiatori occidentali durante il periodo Meiji (1868-1912), epoca fondamentale di passaggio tra il Giappone feudale del periodo Edo o Tokugawa (1603-1868) all’epoca moderna. Quasi tutte le fotografie esposte provengono dalla collezione del diplomatico Karl von Eisendecher (1841-1934), che risiedette in Giappone tra il 1875 e il 1882, prima come ministro e poi come ambasciatore dell’Impero tedesco; successivamente la collezione fu acquisita da Werner Kourist (Linz) e dal Seminario di Studi Giapponesi dell’Università di Bonn.
Dopo duecento anni di politica di autoisolamento, il cosiddetto sakoku (letteralmente "paese incatenato" o "blindato") infatti, iniziata con un editto dello shōgun Tokugawa Iemitsu nel 1641 e interrotta bruscamente dal commodoro statunitense Matthew Perry nel 1853 per opera delle sue “navi nere”, il Giappone si aprì all’Occidente. La fine di questa chiusura coincise con una rapida modernizzazione che portò ad importanti cambiamenti sociali, politici ed economici. Mentre infatti durante il periodo Edo solo pochi stranieri potevano entrare in Giappone, all’apertura del Paese all’inizio del periodo Meiji fece seguito un’intensa attività di viaggio, documentata da una gran quantità di materiale fotografico.
L’esposizione, suddivisa in capitoli dedicati ai temi del commercio, dei trasporti, dei ritratti e dell’architettura, espone fotografie che includono scene della vita quotidiana del Giappone, paese all’epoca ancora sconosciuto alla maggioranza degli occidentali. Scattate dagli stessi viaggiatori oppure negli studi delle grandi città, allestite e parzialmente colorate a mano da abili artigiani. Nonostante questo periodo storico sia stato caratterizzato, come abbiamo già accennato, da profondi e radicali cambiamenti, le fotografie mostrano e soprattutto gli aspetti tradizionali della cultura giapponese, riflesso eloquente del gusto romantico per l’esotico dei viaggiatori stranieri.
Foto: Japanisches Kulturinstitut
Informazioni
dal lun. al ven. dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.00
