“La fotografia non è ciò che vediamo, è ciò che siamo”. Franco Fontana
La prima grande mostra monografica di Franco Fontana vi attende con oltre 200 fotografie per raccontare l’universo del fotografo modenese, che ha segnato la storia della fotografia e accompagnato l’arte contemporanea, rivoluzionando il linguaggio della fotografia a colori.
Ospitata negli spazi del Museo dell’Ara Pacis, Franco Fontana. Retrospective è curata da Jean-Luc Monterosso, curatore di fama mondiale, storico fondatore e direttore della Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Monterosso ci guida alla scoperta dell'universo creativo di Fontana, svelandone aspetti inediti, ripercorrendone l'evoluzione artistica ed evidenziandone la capacità di trasformare la realtà in pura poesia visiva.
Le immagini, esposte negli spazi immersivi del Museo, tra particolari installazioni e video, offrono infinite possibilità ottiche: inquadrature ardite alternate, profondità di campo ridotta e inquadrature dall’alto ci danno la possibilità di ammirare immagini astratte e minimaliste caratterizzate da una giustapposizione di colori brillanti e da forti contrasti, elementi che hanno reso Fontana un precursore in un mondo fotografico bianco e nero.
I temi ricorrenti delle fotografie ̶ skyline, paesaggi e architettura urbana ̶ ne rendono impossibile qualsiasi individuazione cronologica, perché Fontana rivoluziona sempre la sua tecnica: dalla diapositiva, alla Polaroid al digitale, segue costantemente le innovazioni e sperimenta continuamente.
Il percorso espositivo
La mostra si apre con una veduta grandangolare di Praga, usata come copertina della rivista Time Life e del quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine e con un ritratto di Franco Fontana realizzato da Giovanni Gastel. Alcuni scatti di paesaggi naturali e urbani, contraddistinti da una geometria prorompente e da elementi essenziali, sono introdotti da immagini che esaltano il colore bianco come Urbano 1960, ci guidano verso le opere rappresentative della fotografia a colori degli anni 1960-1970. A segnare la carriera di Fontata e la sua produzione artistica è la pubblicazione nel 1978 del volume Skyline, dove contrasti cromatici e colori vividi definiscono un nuovo approccio al paesaggio. Spazio anche alla raccolta di vintage che ritraggono soggetti vari come paesaggi urbani, frammenti, asfalti, automobili, e un nudo, NUDO 1969.
Nelle altre sezioni:
- una serie di scatti di paesaggi naturali catturati nelle varie sfumature delle quattro stagioni;
- fotografie-studio sull’ombra, caratterizzate, come il Palazzo della Civiltà Italiana dell’EUR, da un’atmosfera metafisica;
- l’arte della fotografia negli spazi acquatici, occasione per esaltare la bellezza delle forme femminili, in un vibrante elogio delle curve immerse in piscina;
- un’incursione nella vita privata del maestro grazie a una riproduzione del suo studio e dell’insieme confuso di materiali che lo caratterizza, in netto contrasto con il minimalismo e l’essenzialità delle sue fotografie, con una video-intervista al fotografo;
- le opere iperrealiste profondamente personali di Fontana, in contrasto con le tendenze della Street Photography, una serie di scatti dalla serie Luce Americana e Frammenti;
- un’area dedicata all’esposizione di rare polaroid e polaroid transfer utilizzate quali “appunti visivi” durante i vari reportage in cui l’erotismo raggiunge la sua massima espressione;
- un interessante video dedicato al tema del colore;
- alcuni scatti di paesaggi urbani, che comprendono le opere realizzate a Los Angeles dal 1979;
- diverse opere dedicate all’autostrada, all’asfalto, alle automobili realizzate “in movimento”, come ama fare durante i suoi viaggi;
- scatti di automobili che tanto affascinano il maestro per la loro forma e design, una meravigliosa video-installazione di cinque fotografie, Modena 1978, e un video-book dedicato alle tre strade per eccellenza: la Route 66, la strada verso Compostela e la Via Appia, la strada che non solo gli permette di riscoprire i paesaggi a lui familiari che hanno caratterizzato la sua produzione, ma anche di rafforzare il legame del maestro con la città di Roma e con il patrimonio della nostra civiltà.
L’ultima sezione della mostra accoglie fotografie e video-book dedicati alla moda, alle numerose pubblicità e realizzate in occasione di commissioni private.
Franco Fontana. Retrospective presenta infine fotografie personali, vinili, altri oggetti della vita privata dell’artista, per finire con le coloratissime immagini dalla campagna pubblicitaria più recente di Sportmax del 2020.
La mostra è accessibile grazie al progetto Biblioteca Astratta, un luogo simbolico, dove ogni scatto di Franco Fontana diventa un silent book tattile e un dispositivo di accessibilità da sfogliare, smontare e rimontare per accompagnare tutti, vedenti e non vedenti. Sono inoltre disponibili audiodescrizioni e video LIS per accompagnare i visitatori con disabilità visiva e uditiva nel percorso mostra.
L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Civita Mostre e Musei, Zètema Progetto Cultura e Franco Fontana Studio.
Foto di copertina: Piscina, 1983 © Franco Fontana
Informazioni
13 dicembre 2024 - 31 agosto 2025
Tutti i giorni 9.30-19.30
24 e 31 dicembre 9.30-14.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
1 maggio e 25 dicembre
CONSULTA SEMPRE LA PAGINA AVVISI prima di programmare la tua visita al museo.