
L’Anfitrione, una delle commedie più celebri di Plauto, è in scena al Teatro Ambra Jovinelli, per la regia di Emilio Solfrizzi.
Scritta dall’autore latino Plauto probabilmente verso la fine del III secolo a.C. e rappresentata presumibilmente nel 206 a.C., la commedia in cinque atti e un prologo - dal titolo in originale Amphitruo - trae il titolo da uno dei protagonisti, il comandante dell'esercito tebano Anfitrione, il quale sta ritornando a casa dopo una lunga campagna militare insieme al suo servo Sosia. Giove, affascinato dalla bella moglie di Anfitrione, Alcmena, decide di assumerne l’aspetto per sedurla; nel frattempo il vero Anfitrione ignaro, si scontra con Sosia e si sviluppano una serie di equivoci, inganni, situazioni buffe e colpi di scena. Tutti elementi questi ultimi che creano situazioni esilaranti in cui i personaggi si confondono sulla vera identità di chi hanno di fronte, offrendo al pubblico uno spettacolo divertente e leggero.
L’Amphitruo rappresenta un tipico esempio di quella che viene chiamata “commedia degli equivoci”, basata sulla confusione e sugli scambi di identità dei personaggi, in questo caso tra i personaggi umani e le divinità che ne hanno assunto le sembianze. L’opera inoltre, è definita dal suo stesso autore nel prologo una “tragicommedia” poiché in genere le commedie rappresentavano vicende riguardanti personaggi popolari, non divinità o soggetti mitici, di cui si occupava invece la tragedia.
Con Emilio Soilfrizzi e con Giancarlo Ratti, Ivano Falco, Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Beatrice Coppolino e Rosario Coppolino.
Foto: locandina ufficiale dello spettacolo
Informazioni
Condividi











































