Ogni sera di mezza estate ha una sua compagnia e una sua solitudine
e l'architetto e il commediografo devono conoscere le grandi linee dell'ambiente
perché sanno che i personaggi e i loro stessi sentimenti si possono sostituire,
o che comunque nel tempo la rappresentazione sarà diversa.
(Aldo Rossi)
Dopo Gio Ponti, il MAXXI dedica una retrospettiva ad Aldo Rossi, architetto universalmente famoso. La mostra, a cura di Alberto Ferlenga, analizza lo straordinario contributo teorico e pratico di un “architetto anomalo”, nella ricostruzione di Berlino come nel dibattito a Barcellona, ma colloca i suoi studi all’interno di una tradizione più ampia della cultura analitica nazionale e in relazione alle tematiche più urgenti della contemporaneità urbana.
Viaggiatore, lettore, accademico, scrittore, architetto poetico e innovatore, Rossi è stato il primo italiano a vincere il Premio Pritzker nel 1990. Il progetto culturale, i progetti architettonici, gli allestimenti e i progetti domestici sono i tre principali fili conduttori di una storia complessa e sfaccettata in cui emergono molti aspetti: formazione, insegnamento e ricerca, costruzione di una rete internazionale, disegno come indagine autonoma, critica e lascito.
Esposti materiali provenienti dall’archivio del MAXXI Architettura e da archivi e collezioni di tutto il mondo: i celebri disegni, i progetti, gli scritti e una spettacolare sequenza di modelli, una sorta di città immaginaria, groviglio di idee, immagini, luoghi, identità e memoria.
Photo: dettaglio di progetto per un nuovo stabile amministrativo per la UBS, Lugano, 1990. Carta, cartoncino, legno - MAXXI Official Website
Informazioni
Dal 9 marzo al 14 novembre 2021
dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 19.00
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo