Il musicista russo di fama mondiale Daniil Trifonov, definito dalla stampa internazionale come uno degli astri nascenti del pianismo internazionale, è all’Auditorium Parco della Musica per eseguire un programma poliedrico che accosta pagine musicali inusuali e da scoprire; come la virtuosistica Sonata op. 26 di Samuel Barber, la virtuosistica trascrizione per pianoforte di Michail Pletnev del famoso balletto La bella addormentata di Pëtr Il'ič Čajkovskij, accanto ad una selezione di Valzer di Fryderyk Chopin.
La Sonata op. 26 di Barber, scritta nel 1949 avendo come modello tecnico ed espressivo l’amico Vladimir Horowitz, è caratterizzata da quattro movimenti diversi fra di loro, ma uniti da una identica linea stilistica e rispecchia un gusto piacevolmente brillante tipico della sensibilità creatrice di Barber. Il pezzo è costruito con varietà tematica, secondo una scrittura con soluzioni armoniche e timbriche tipiche di un pianismo moderno.
Il balletto La bella addormentata di Čajkovskij, andato in scena per la prima volta nel 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, dopo un lungo periodo di lavorazione, il cui libretto trae il soggetto dall’omonima favola di Charles Perrault La belle au bois dormant pubblicata nel 1697 si articola in un prologo e tre atti. dei tre La vicenda narra della principessa Aurora, addormentatasi a causa di un terribile incantesimo scagliatole dalla malvagia Carabosse e attenuato dall’intervento della Fata dei Lillà, che le consente di risvegliarsi cent’anni dopo al bacio del Principe Désiré. La coreografia fu realizzata da Marius Petipa e segnò l’inizio di un importante sodalizio artistico tra il coreografo e il compositore, che diede vita a tre grandi balletti russi di fine Ottocento: La Bella addormentata, Lo Schiaccianoci (1892) e la seconda versione de Il lago dei cigni, che, composto nel 1877, venne ripreso da Petipa nel 1895, dopo la morte del compositore.
I Valzer di Chopin infine, qui in un’ampia selezione, furono scritti per il sofisticato pubblico dei salotti parigini e recano l’impronta dello stile inconfondibile del geniale compositore: sono raffinati, brillanti e malinconici.
Foto: sito ufficiale dell'Auditorium Parco della Musica
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Mercoledì 5 febbraio 2025 alle ore 20.30