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Un capolavoro ritrovato: a Villa Borghese riapre al pubblico la Loggia dei Vini

dal 22 Ottobre 2024 al 26 Gennaio 2025

Parte di un complesso architettonico che comprendeva anche una grotta destinata alla conserva dei vini, la Loggia dei Vini è un’originale ed elegante padiglione a pianta ovale costruito tra il 1612 e il 1618, contestualmente al Casino Nobile di Villa Borghese, e utilizzato in estate per i banchetti e le feste conviviali del cardinale Scipione Borghese. Le fonti letterarie dell’epoca non mancano di sottolineare la sontuosità del complesso, impreziosito da decorazioni e affreschi e con un congegno meccanico che riversava sui commensali una pioggia di petali profumati al termine del convito.

Da tempo chiusa al pubblico, dopo alcuni interventi compiuti nel corso del Novecento, la Loggia torna ora a rivivere al termine di una prima fase di restauro (delle tre previste) che ha interessato le scale d’accesso a doppia rampa, i pilastri e la volta interna, con le cornici in stucco e l’affresco centrale con Il Convito degli dei, opera del pittore urbinate Archita Ricci. L’apertura, ad accesso gratuito, è valorizzata dal progetto d’arte contemporanea LAVINIA, concepito per dialogare con lo spazio della Loggia e con tutte le fasi di rifacimento.

Chiamato così in omaggio a Lavinia Fontana, una delle prime artiste riconosciute nella storia dell’arte, presente nella collezione Borghese dai primi del Seicento, il progetto si rivolge a chi passeggia nel parco, mettendo in discussione le nozioni di arte pubblica e di tradizione, e prevede in questa prima fase l’esposizione, fino al 26 gennaio 2025, delle opere site specific degli artisti Ross Birrell & David Harding, Monika Sosnowska, Enzo Cucchi, Gianni Politi, Piero Golia, Virginia Overton. Ogni inaugurazione di LAVINIA è associata a un gusto di gelato ideato appositamente per l’occasione, in ricordo dei prelibati sorbetti che venivano serviti insieme ai vini pregiati in questo suggestivo luogo di ricevimenti. Il primo gusto è “arancia ed erba cedrina”.

Loggia dei vini, Villa Borghese, crediti fotografici Daniele Molajoli, courtesy Ghella

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