È uno dei parchi pubblici più grandi della città, il più centrale e il più frequentato da turisti e romani: alberi secolari, laghetti, giardini all’italiana, sentieri, aiuole e grandi spazi aperti fanno da cornice a edifici, sculture, monumenti e fontane, rendendola una delle ville romane più ricche di testimonianze artistiche e paesaggistiche.
Per accompagnare i visitatori alla scoperta di questo connubio perfetto tra arte, storia e natura, delle sue opere d’arte, dei suoi musei, artisti e personaggi, la Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Zètema Progetto Cultura ha realizzato 18 nuovi pannelli didattici istallati in prossimità degli ingressi principali e dei maggiori punti d’interesse di Villa Borghese. In ognuno di essi è possibile trovare una pianta generale con l’indicazione dei monumenti e dei servizi e testi di approfondimento, in italiano e in inglese, con illustrazioni e fotografie.
I QR code presenti sui pannelli, inoltre, permettono di accedere a brevi podcast (della durata di circa tre minuti) che raccontano la storia della villa e il suo volto nascosto, dalle committenze seicentesche del celebre cardinale Scipione Borghese fino alle vicende che l’hanno trasformata in un parco pubblico tanto amato. Tra le curiosità narrate, l’insolita gara di corsa fra un cavallo e un tal Bertaccini nel 1876, i sontuosi banchetti allestiti dai Borghese presso la Loggia dei Vini, allietati da petali di fiori fatti cadere dalla volta con un ingegnoso meccanismo teatrale, o la latteria-gelateria ospitata fino agli anni Trenta del Novecento nella Casina delle Rose (l’attuale Casa del Cinema) dove si poteva gustare una tazza di panna e un bicchiere di crema di latte.
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