Un ricchissimo cartellone per il Teatro dell’Opera di Roma che, con Volti del Potere, la stagione 2024-25, torna con la magia della lirica, del balletto e della grande musica sul palco dello storico Costanzi.
Ben 11 nuove produzioni, di cui 9 d’opera e 2 di danza, per un totale di 12 titoli operistici, 7 balletti e 6 concerti per una programmazione che vede il debutto di registi internazionali, celebri coreografi, grandi direttori d’orchestra e stelle della lirica, il consueto festival estivo, la cui programmazione è affidata al regista Damiano Michieletto, e una serie di iniziative consolidate e ampliate.
OPERA
Si parte il 27 novembre con Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi con la direzione di Michele Mariotti, la regia dell’inglese Richard Jones e uno straordinario cast italiano, tra cui Luca Salsi, Eleonora Buratto e Michele Pertusi. Si prosegue con Tosca, l’opera più drammatica di Giacomo Puccini, in scena dal 14 al 19 gennaio - 125 anni dopo la prima assoluta sul palco del lirico capitolino – dal 1° al 6 marzo e dal 9 al 13 maggio, nell’allestimento originale della prima esecuzione. Dal 16 al 23 febbraio, va in scena Lucrezia Borgia, il capolavoro noir di Gaetano Donizetti che, torna dopo 45 anni in una nuova produzione con la regia di Valentina Carrasco e la direzione di Roberto Abbado. Dal 18 al 26 marzo, Rinaldo Alessandrini dirige Alcina, il capolavoro barocco di Händel in prima assoluta al Costanzi, realizzato in collaborazione con De Nationale Opera di Amsterdam, con la regia di Pierre Audi e le voci del soprano Mariangela Sicilia e del controtenore Carlo Vistoli. Dal 23 aprile al 2 maggio, il regista spagnolo Calixto Bieito debutta al Costanzi con Suor Angelica/Il prigioniero, la terza e ultima tappa del progetto “Trittico Ricomposto”.
Dal 5 al 12 giugno, anche Sesto Quatrini debutta sul podio del Costanzi con il capolavoro rossiniano L’italiana in Algeri, con le splendide e coloratissime scene di Emanuele Luzzati, i costumi di Santuzza Calì e la regia di Maurizio Scaparro, ripresa da Orlando Forioso. Dal 21 al 28 giugno, Carmen di Bizet torna in scena nel suggestivo allestimento del 1970 con le scene e i costumi di Renato Guttuso, la direzione musicale di Omer Meir Wellber, la voce di Gaëlle Arquez e la regia di Fabio Ceresa, al suo debutto al Teatro dell’Opera di Roma.
Deborah Warner torna alla regia con The Turn of the Screw, capolavoro di Britten, diretto da Henrik Nánási e interpretato dal tenore inglese Ian Bostridge, in programma dal 19 al 28 settembre 2025. Dal 9 al 16 ottobre 2025, il grande regista Peter Sellars debutta al Costanzi con Adriana Mater, l’opera di Kaija Saariaho, presentata per la prima volta in Italia in omaggio alla grande compositrice finlandese scomparsa nel 2023, diretta da Ernest Martínez Izquierdo. Dal 26 al 31 ottobre 2025, nello splendido spazio delle Terme di Diocleziano, Michele Mariotti sale nuovamente sul podio per lo Stabat Mater, con regia, scene, costumi e luci del grande Romeo Castellucci.
Spazio a una serie di titoli appositamente pensati per il Teatro Nazionale, dove, dal 14 al 23 maggio, va in scena Il re pastore, composto da un giovanissimo Mozart su libretto di Pietro Metastasio, seguito dal dittico Il diario di uno scomparso di Janáček e La voix humaine di Poulenc, proposti nella versione con pianoforte eseguita da Donald Sulzen, dal 18 al 24 ottobre 2025.
BALLETTO
La nuova stagione di balletto si inaugura con Lo schiaccianoci di Čajkovskij, dal 15 al 24 dicembre, interpretato dalle stelle Madison Young e Julian MacKay, nella visione di Paul Chalmer, con le scene di Andrea Miglio, i costumi di Gianluca Falaschi e la direzione musicale di Andrea Quinn, per la prima volta sul podio del Costanzi. Dalla vigilia di capodanno fino al 5 gennaio, la vivace atmosfera della Belle Époque incanta il palco del Costanzi con Il pipistrello, creato nel 1979 da Roland Petit e tratto dall’operetta di Johann Strauss jr., interpretato per l’occasione dall’étoile Rebecca Bianchi e dalla prima ballerina Federica Maine. Dal 26 al 31 gennaio, riflettori puntati sul Corpo di Ballo del Teatro e su Javier Rojas del Birmingham Royal Ballet, al suo debutto al Costanzi, che presentano Carmen nella lettura di Jiří Bubeníček, con la direzione musicale di Manuel Coves. Torna il Trittico di danza che, per la nuova stagione, raddoppia. Dal 2 al 5 marzo, primo appuntamento alla Nuvola dell’EUR con una nuova creazione e due lavori del 2023, per la prima volta in Italia: si inizia con In Esisto di Vittoria Girelli, seguito da S di Philippe Kratz, vincitore del Premio Danza&Danza 2019 come miglior coreografo, e da Creature, la creazione di Francesco Annarumma realizzata sulla Sonata n.1 “The 12th Room” di Ezio Bosso. Dal 3 al 9 aprile, è la volta di Onegin, il capolavoro di John Cranko diretto da Philip Ellis, in scena al Teatro dell’Opera di Roma dopo quasi trent’anni di assenza, con Nicoletta Manni, étoile del Teatro alla Scala, e Friedemann Vogel. Dal 20 al 25 maggio, al Teatro Costanzi, tre grandi firme della scena contemporanea - Dawson/Lightfoot-León/Ekman - presentano il secondo appuntamento del trittico: Four Last Songs, lavoro del 2023 di David Dawson, composto sul ciclo di Lieder di Richard Strauss; Subject to Change, creazione del 2003 di Paul Lightfoot e Sol León su musica di Schubert; Cacti, creazione di Alexander Ekman del 2010, con la direzione di Benjamin Pope, al suo debutto sul podio dell’Opera di Roma. Dal 25 al 31 ottobre 2025, in omaggio allo scomparso Pierre Lacotte, è in scena Marco Spada, titolo che chiude la stagione di danza, con la direzione musicale di David Garforth e le stelle Olga Smirnova dell’Het Nationale Ballet di Amsterdam, Igor’ Cvirko del Teatro Bol’šoj e Iana Salenko dello Staatballett Berlin.
CONCERTI
Appuntamento con la grande musica sinfonica e le più prestigiose bacchette a partire dal 7 novembre 2024 con Esa-Pekka Salonen e la data straordinaria della tournée della Philharmonia Orchestra di Londra, che precede l’inaugurazione ufficiale della stagione eseguendo la Sinfonia n.1 di Sibelius e il Concerto per orchestra di Bartók. Il Maestro Michele Mariotti sale sul podio l’8 dicembre per l’Entr’acte n. 3 di Franz Schubert, il ciclo dei Kindertotenlieder di Mahler e la Sinfonia n. 3 Eroica di Beethoven, accompagnato dal baritono Markus Werba e dalla voce recitante di Sergio Rubini nella lettura di testi di Giacomo Leopardi, e il 22 marzo per l’Ein deutsches Requiem di Brahms. Il 28 aprile, l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori, diretta da Ignazio Maria Schifani, propone La gloria di primavera di Alessandro Scarlatti, in occasione dei trecento anni dalla morte del compositore. Il 10 maggio, James Conlon dirige la Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 di Šostakovič, ricordato nei cinquant'anni della sua morte, e la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Beethoven, mentre il 26 settembre 2025, Diego Ceretta debutta al Costanzi accostando il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 77 di Brahms alla Sinfonia n. 7 di Dvořák, con Marc Bouchkov come violino solista.
Foto: Il pubblico all'Opera di Roma ph. Fabrizio Sansoni