![L’Appia Antica si candida a diventare patrimonio dell’umanità-Foto Pixabay L’Appia Antica si candida a diventare patrimonio dell’umanità-Foto Pixabay](https://turismoroma.it/sites/default/files/News%20Appia%20Antica%20copertina.jpg)
Il tracciato della Regina Viarum è ufficialmente candidato ad apparire nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Presso la sede del Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano, i rappresentanti del Ministero della Cultura insieme ai delegati dei numerosi enti coinvolti – le Regioni Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, 12 Province e Città Metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere – hanno firmato il protocollo d’intesa per la candidatura del sito a Patrimonio dell’Umanità Unesco da inviare a Parigi.
Dopo l’impegno di valorizzazione e promozione turistica dell’Appia Antica da Roma a Brindisi preso dal Ministero a partire dal 2016 e concretizzatosi con il recente stanziamento di circa venti milioni di euro, la candidatura a Patrimonio dell’Umanità sancisce a livello internazionale il ruolo importante che l’antica strada potrebbe avere per la cultura e l’economia di tutto il sud Italia. Come il dossier della candidatura pone in evidenza infatti, il ruolo storicamente più importante della via romana, ossia quello di collegamento tra civiltà - primo asse tra oriente e occidente - potrebbe rendersi ancora attuale nel suo valore simbolico e culturale, anche per il turismo delle aree montane interne. Non è un caso che sia stata scelta proprio la via Appia tra tutte le viae publicae romanae: è sicuramente la meglio conservata, il tracciato è quasi interamente individuabile con facilità – sia il più antico voluto da Appio Claudio e il successivo di Traiano – assieme ai monumenti che sono stati costruiti nel corso del tempo lungo il suo percorso.
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