Nella villa più grande di Roma, quella che un tempo era la fastosa residenza nobiliare di campagna della famiglia Pamphilj, ha riaperto al pubblico uno storico edificio secentesco, appoggiato all’antico acquedotto Traiano Paolo e affacciato sull’Aurelia Antica, la via consolare romana calpestata da secoli di storia. Il casale deve il suo nome al prezioso Giardino dei Cedrati che lo circonda, un settecentesco “giardino delle delizie” ornato in origine da cedri, bergamotti, chinotti, limoni e aranci. L’edificio era stato già restaurato e riaperto nel 2016 ma subito richiuso per una lunga controversia legale.
Con la nuova inaugurazione, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, il casale ha acquisito una nuova veste, trasformandosi in un luogo di condivisione, uno spazio aperto tutti i giorni (a eccezione del martedì) dedicato al verde, all’arte, alla creatività e alla sostenibilità, con una caffetteria, un bookshop, un centro culturale e una sala lettura. Vi si svolgeranno attività diverse per diversi pubblici, tra cui spettacoli, passeggiate botaniche e storico-artistiche, letture e conferenze, in collaborazione con associazioni, istituti ed enti del territorio. Il primo appuntamento è la mostra GREENIT con le fotografie di paesaggio di Simone Cametti, a cura di Lori Adragna. Tutte le attività in programma sono consultabili online sul sito del consorzio cui è affidata la gestione del casale.
La riapertura del Casale dei Cedrati rientra in un progetto più ampio, che vede in cantiere il recupero di edifici e la rigenerazione delle aree verdi non solo di Villa Pamphilj ma anche di altri parchi storici, come Villa Ada e Villa Sciarra.