Un museo piccolo ma prezioso da riscoprire guidati dalla luce: al museo Barracco, dal 6 gennaio, una modalità di visita sperimentale permette di approfondire la conoscenza di alcune delle opere della collezione raccolta dal barone Giovanni Barracco e donata ai primi del Novecento al Comune di Roma. Il tutto grazie al nuovo progetto Li-Fi, uno dei vincitori del bando “L’impresa fa Cultura” indetto dalla Regione Lazio per promuovere il patrimonio culturale regionale attraverso le nuove tecnologie.
Acronimo di Light Fidelity, il sistema Li-Fi è un meccanismo di comunicazione tra i più moderni, innovativi e sostenibili: le informazioni e le immagini sono infatti trasmesse sui dispositivi mobili dei visitatori dotati di fotocamera mediante la sola modulazione della luce, grazie all’utilizzo di appositi faretti LED che funzionano come trasmettitori.
Per ricevere i contenuti multimediali, è sufficiente scaricare la speciale App e mettere il proprio smartphone o il tablet sotto la luce LED. Tracce audio realizzate a partire dai contenuti testuali rendono accessibile il percorso di visita anche ai non vedenti o agli ipovedenti. La sperimentazione, attiva fino al 20 gennaio con possibilità di proroghe, coinvolge 14 punti di interesse, di cui 9 nelle sale al piano terra e al primo piano. Gli altri 5 punti di interesse si trovano nella Casa romana situata nei sotterranei del museo, che riapre al pubblico per l’occasione dopo oltre 20 anni di chiusura. La domus è per il momento visitabile fino alla fine di febbraio nei fine settimana, dal venerdì alla domenica, in attesa che ulteriori lavori rendano il sito visitabile in via permanente.