
Il dramma teatrale Assassinio nella Cattedrale, capolavoro poco conosciuto di Thomas Stearns Eliot, in scena al Teatro Quirino per la regia di Guglielmo Ferro, ha come tema centrale il rapporto fra opposti, il contrasto stridente nel cuore della civiltà occidentale tra Potere Temporale e Potere Spirituale, Ragione e Fede, Individuo e Stato, libertà e costrizione.
Il dramma (dal titolo originale Murder in the Cathedral), scritto in versi da Eliot e rappresentato nel 1935, narra dell'uccisione dell'Arcivescovo Thomas Beckett, avvenuta nel 1170 nella Cattedrale di Canterbury, durante il regno di Enrico II d'Inghilterra, dopo un alterco coi cavalieri reali. Il Coro, come in una tragedia greca, all’inizio del dramma introduce gli avvenimenti tragici che stanno per accadere.
Lo scrittore si basò, per la maggior parte delle informazioni, sugli scritti di Edward Grim, un monaco testimone oculare dell’evento. La scena del delitto è la cattedrale, ma il vero dramma che l'autore racconta è quello che si svolge nella coscienza di Beckett, impegnato a difendere le proprie convinzioni di fronte a un mondo che gli impone la rinuncia di tutto ciò in cui crede; con la sua morte, l’arcivescovo diventa infatti un martire della libertà religiosa di fronte all’assolutismo della ragione di Stato.
L’allestimento del Quirino mira a evidenziare la “trasversalità” storica di questo episodio, togliendo la matrice specifica a questo conflitto e restituendola nello stesso tempo a una dimensione molto più ampia.
Con Moni Ovadia e Marianella Bargilli.
Foto: sito ufficiale del Teatro Quirino
Informazioni
Dal 13 al 18 febbraio 2024
Martedì e venerdì ore 21.00
Mercoledì ore 19.00
Giovedì, sabato e domenica ore 17.00
