Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra di Danilo Quintarelli (Avellino, 1989) al Museo Carlo Bilotti racconta l’identità, la storia secolare e le tante vite dell’Aranciera di Villa Borghese, oggi sede del museo. Dopo aver conosciuto il suo massimo splendore nell’ultimo quarto del Settecento, l’edificio cadde infatti in rovina: fu ricostruito alla fine dell’Ottocento e adibito a ricovero di vasi di agrumi, per poi ospitare un istituto religioso e diventare infine sede di uffici comunali.
I dipinti presentati al pubblico, accompagnati da un video realizzato a quattro mani dall’autore col videoartista Andrea Maioli sulla base di alcune foto di Quintarelli, rievocano le numerose trasformazioni subite dal palazzo nel corso dei secoli concentrandosi, più che sulle strutture imponenti, sulle stratificazioni di intonaco dei muri. Nei dipinti dell’artista, lavori informali in cui l’astrazione delle linee e il dominio del colore alludono a un’altra dimensione, emerge in controluce la “pelle del tempo”, la memoria concreta dei trascorsi dell’edificio. Non a caso, gli ambienti che maggiormente hanno suggestionato Quintarelli sono i sotterranei del palazzo, una zona non aperta alle visite che ha subìto pochissime modifiche e che ha mantenuto un’energia nativa. Polverosi, ruvidi, graffiati, i colori sovrapposti del pittore sono altrettanti rimandi alla dimensione materica, inviti a uno scavo fisico e interiore.
Informazioni
Dal 7 marzo al 21 aprile 2024
Dal martedì al venerdì ore 10.00 - 16.00
Il sabato e la domenica ore 10.00 - 19.00
Ultimo ingresso mezz'ora prima della chiusura