Echi metafisici e figurativi della prima metà del Novecento mescolati a un immaginario pop e contemporaneo: la tensione tra reale e immaginario, due prospettive che continuano a correre parallele senza mai confondersi l’una con l’altra, è il filo conduttore delle circa 40 opere, in gran parte oli su tela, in cui si articola la mostra personale di Fabrizio Spadini, organizzata da Medina Art Gallery e ospitata a Palazzo Merulana, una nobile cornice che pone l’artista in dialogo con i capolavori di pittura e scultura della Collezione Elena e Claudio Cerasi, in mostra permanente nel palazzo. Tra astronavi, cyborg e automi cromati, le icone pop della cultura mediatica sono infatti accostate ai pilastri della storia dell’arte, dai Macchiaioli toscani fino alle Avanguardie del Novecento, con Giacomo Balla, Mario Sironi e Giorgio De Chirico fra tutti, in un crossover dimensionale che unisce in un’unica narrazione simbologie e ambientazioni diverse.
Classe 1975, Fabrizio Spadini inizia la sua carriera professionale come illustratore freelance per agenzie di pubblicità e case editrici, poi come concept artist nel settore dell’animazione e dei videogiochi. A portarlo all’attenzione del grande pubblico è il progetto “Oilrobots - Futuro Anteriore” presentato nel 2016 a Lucca Comics: tele, tavole e disegni che celebrano un connubio tra la tradizione pittorica dei Macchiaioli toscani ed elementi dell’immaginario giapponese dei cartoni animati, soprattutto le serie degli anni Settanta e Ottanta. Da allora ha partecipato a varie mostre, eventi ed esposizioni in Italia ed all’estero, tra cui “Deus ex Machina”, personale al Castello di Belgioioso a Pavia nel 2021, e “Lame rotanti”, la mostra-evento-fuori salone del Romics organizzata nel 2022 da Medina Art Gallery.
Informazioni
Dal 29 gennaio al 5 marzo 2023
dal mercoledì alla domenica dalle ore 12 alle ore 20
Domenica 5 marzo mostra visitabile dalle ore 12.00 alle ore 18.30 (ultimo ingresso ore 18.00)