La storia di Roma passa anche attraverso i suoi numerosi parchi e giardini, dalle grandi ville nobiliari barocche, come Villa Borghese o Villa Pamphilj, alle romantiche passeggiate ottocentesche del Pincio o del Gianicolo ma anche alle ville “minori” nate dopo l’unità d’Italia e ai giardini pubblici di inizio secolo. A rendere Roma una città unica al mondo non sono infatti solo le sue bellezze architettoniche e archeologiche ma anche la straordinaria eredità naturale: le aree verdi rappresentano ben il 67% del territorio comunale, per un totale di quasi 4 mila ettari escludendo riserve e aree protette.
È un “patrimonio” che non ha pari in Europa e che può essere scoperto o riscoperto anche grazie alle visite guidate su prenotazione organizzate da Roma Capitale che, come di consueto, propone percorsi e itinerari con un doppio focus sulle peculiarità storiche e su quelle paesaggistiche e botaniche. A settembre, il programma include per esempio la visita dei parchi di Villa Sciarra, Villa Ada e Villa Pamphilj ma anche di luoghi unici e meno conosciuti come i Giardini del Campidoglio o il Semenzaio di San Sisto, dove si coltivano le azalee che ogni anno vengono esposte sulla scalinata di Trinità dei Monti. Dal mese di settembre, tornano anche gli appuntamenti con i trekking storici-ambientali, sospesi durante l’emergenza COVID: circa cinque ore su un percorso ad anello dalla lunghezza di 10 km, passeggiando per esempio su e giù per i Sette Colli, o nelle due ville nobiliari di Villa Borghese e Villa Torlonia.
Per maggiori informazioni sul programma e sulle modalità di prenotazione, visita il sito ufficiale.
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