
È una festa per il palato, una super ricetta che celebra la romanità a tavola, e la sua fama si è spinta ormai dall’altra parte dell’oceano, conquistando i lettori del New York Times. Che ai rigatoni alla zozzona ha riservato un articolo e un post sulla pagina Instagram NytCooking, con oltre 3,5 milioni di follower, dove solitamente vengono pubblicate le ricette più golose e interessanti del mondo, le mode e le tendenze più accattivanti del settore enogastronomico.
I suoi ingredienti? Pecorino romano, tuorli, guanciale, salsiccia e pomodorini, gli ingredienti più cari alla tradizione culinaria laziale, genuini e a chilometro zero. La pasta alla zozzona racchiude infatti in sé tutto il meglio delle ricette capitoline più famose in fatto di primi piatti, combinando insieme la vellutata e avvolgente carbonara, la saporita amatriciana, la semplice cacio e pepe e l’antica gricia. Il risultato è un caleidoscopio di sapori, un piatto robusto e godurioso, “zozzo”, inteso nel senso più romano del termine di estremamente ricco e decisamente poco minimal. Ma i suoi pregi non finiscono qui: nonostante i numerosi ingredienti previsti, è una ricetta povera, nata per consumare tutti gli avanzi, in una sana e responsabile ottica anti-spreco.
