L’esposizione all’Ara Pacis, dedicata al grande maestro della fotografia Robert Doisneau, presenta oltre 130 scatti in bianco e nero, provenienti dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge, attraverso i quali ripercorriamo la sua lunga carriera.
Considerato dalla critica uno dei padri fondatori della fotografia umanista francese e del fotogiornalismo di strada insieme a Henri Cartier-Bresson, Doisneau ha saputo immortalare la vita quotidiana dei quartieri di Parigi e i sentimenti delle persone che ci vivevano, nel lungo periodo che va dall'inizio degli anni Trenta alla fine degli anni Cinquanta.
La caratteristica principale dei suoi scatti è un approccio alla fotografia che mette in evidenza le emozioni dei soggetti ritratti, colti di sorpresa e quindi inconsapevoli: sono cittadini, lavoratori, bambini che giocano e che popolano le strade di Parigi, descritte nel fervore della vita di tutti i giorni, nelle azioni quotidiane, per far emergere il vero, a volte anche con ironia, ma sempre con naturalezza. Emblematica a questo proposito è la sua opera più conosciuta, il Bacio davanti all'hotel De Ville del 1950, che ritrae una coppia di ragazzi che si baciano lungo le affollate vie parigine. La coppia però non è stata ritratta per caso: Doisneau stava realizzando un servizio fotografico per la rivista statunitense Life, e chiese ai due giovani di posare per lui.
Nato nel 1912 a Gentilly, un sobborgo di Parigi, da giovane studia litografia presso l’Ecole Etienne e, nel 1929, inizia a lavorare per il fotografo pubblicitario André Vigneau per poi passare, agli inizi degli anni ‘30, alla fotografia industriale lavorando per la Renault. In questo periodo inizia a fotografare nelle periferie parigine con per vendere i propri scatti alle riviste di fotografia che proprio in quegli anni iniziavano a espandersi. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Doisneau interrompe momentaneamente le attività di fotografo ed entra a far parte della Resistenza, mettendo a a disposizone le proprie capacità di litografo per falsificare documenti. Con la fine della guerra, ricomincia a scattare foto a scopo pubblicitario, e realizza anche alcuni reportage per la rivista Vogue. Nel 1949 pubblica il suo primo libro di fotografie “ La Banlieu de Paris”, il primo di una lunga serie. Negli anni ‘50 diventa membro di “Group XV”, un’ associazione di fotografi dediti alla ricerca tecnica ed artistica in campo fotografico, proseguendo la sua attività fino alla fine.
Foto: sito ufficiale dell'Ara Pacis
Informazioni
Dal 28 maggio al 4 settembre 2022
Tutti i giorni 9.30-19.30
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
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