Il Museo dell’Ara Pacis ospita RoMaison 2020, progetto con cui Roma entra nel racconto contemporaneo della Moda. In mostra, gli archivi e le produzioni delle più prestigiose sartorie di Costume capitoline dove l’Alta Moda si fonde con il Costume per lo spettacolo e l’ispirazione reinventa costantemente il concetto di abito, tra tradizione e sperimentazione.
La prima edizione dell’iniziativa mostra la città come uno straordinario laboratorio progettuale, in cui due realtà simbolo del Made in Italy convivono: la conoscenza e lo studio dell’archivio e la sapiente espressione creativa del comparto artigiano italiano, attraverso arti visive, fotografia, costume e cinema.
Roma apre così i suoi luoghi storici a progetti e iniziative dedicate alla ricerca e alla cultura di moda, fuori dalle sovrastrutture dell’industria, partendo dalle radici artigianali del proprio territorio, per tradurle nel flusso di una contemporaneità digitale e tecnologica.
Curata dalla storica e critica della moda Clara Tosi Pamphili, l’esposizione rievoca la dimensione dei laboratori atelier, svelando l’aspetto creativo e di ricerca, le tecniche uniche e il savoir faire italiano, e mettendo in contatto il pubblico con gli archivi privati e le collezioni delle sartorie.
Annamode, Costumi d’arte - Peruzzi, Farani, Pieroni, Tirelli, luoghi storici frequentati dai più grandi nomi del cinema e da molti stilisti e couturier – per studiare, collaborare o ispirarsi – sono i grandi protagonisti con abiti e accessori di diverse epoche. Per la prima volta, oltre ai costumi di cinema e teatro, si espone il ricco ed esclusivo patrimonio di pezzi autentici, dalla fine del ‘700 a oggi, raccolti in quasi un secolo di attività. Non solo esemplari iconici, ma anche bozzetti dell’archivio personale di Gabriele Mayer, foto e video, una sezione dedicata a Mensura - che produce manichini da più di un secolo – e mette in luce il rapporto fra arte e artigianato, con pezzi autentici al confine tra scultura e manichino.
Alla mostra, si affianca un evento al Mattatoio di Testaccio, che ospita la prima della magnifica performance “Embodying Pasolini”, interpretata da Tilda Swinton, la pluripremiata attrice scozzese già vincitrice del Premio Oscar nel 2008 e Leone d’Oro alla Carriera alla recente edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
Il progetto è diretto da Olivier Saillard, storico della moda, fashion curator di fama mondiale ed ex direttore del Museo della Moda Galliera di Parigi. Trasmesso in diretta streaming e fruibile in tutto il mondo, l’evento è una riflessione sul potere evocativo dei costumi creati dagli artigiani romani per i film di Pier Paolo Pasolini.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Contributo tecnico di Rinascente. Si ringraziano Fondazione Cineteca di Bologna e Istituto Luce – Cinecittà e la Fondazione Cinema per Roma.
Photo gallery:
Abito di Danilo Donati per Salò o le 120 giornate di Sodoma, regia di Pier Paolo Pasolini - photo credit Mustafa Sabbagh - courtesy Sartoria Farani;
Frame dal film Il Conformista (1970) regia di Bernardo Bertolucci - Abito Tirelli Costumi - photo credit Fondazione Cineteca di Bologna;
Tilda Swinton e Olivier Saillard - performance The Impossible Wardrobe - Parigi Palais de Tokyo - photo credit Piero Biason
RoMaison Exhibition view photo credit Simon d'Exéa
Informazioni
Temporaneamente sospesa per DPCM del 3 novembre
Dal 23 ottobre al 29 novembre 2020
Tutti i giorni 9.30-19.30
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
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