Il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari nasce dalla Mostra di Etnografia Italiana tenuta a Roma nel 1911 per celebrare il cinquantenario dell’Unità d’Italia e ha avuto per suo fondatore l’etnografo, naturalista ed esploratore Lamberto Loria.
Al suo interno una ricca collezione di testimonianze della cultura tradizionale italiana dal XVI al XX secolo: circa 700 costumi regionali, 4 mila gioielli ed amuleti di oreficeria tradizionale, più di 6 mila manufatti lignei tra strumenti di lavoro e artigianato popolare, circa 5 mila ceramiche, in prevalenza siciliane, pitture su vetro altoatesine e siciliane, insegne e attrezzature di venditori ambulanti, una ricca collezione di corni e zucche incise di varia provenienza, diversi presepi italiani, come quello napoletano del ‘700, e oltre 9 mila stampe e disegni.
Il museo è articolato in settori tematici: la casa, l’abbigliamento, il lavoro, il trasporto, il ciclo della vita umana e dell’anno con le cerimonie, la religiosità popolare, le feste di piazza e gli strumenti musicali tradizionali, e arricchito da una interessante documentazione audiovisiva, fotografica e sonora.
Vale la pena dedicare del tempo, anche, all’osservazione dell’edificio che ospita il museo, progettato dagli architetti Castellazzi, Morresi, Vitellozzi, che presenta una ricca decorazione musiva, realizzata all’esterno da Enrico Prampolini e all’interno dagli artisti Amato, Barillà, Barrera, Bertoletti, Cascella, Cavalli, Colao, Guberti, Varagnolo.
Da settembre 2016, il museo fa parte del polo culturale del Museo delle Civiltà, insiema al Museo Preistorico Etnografico - Luigi Pigorini, al Museo d’Arte Orientale - Giuseppe Tucci e al Museo dell’Alto Medioevo - Alessandra Vaccaro.
Informazioni
Palazzo delle Tradizioni Popolari
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