Un gioiello dell’architettura razionalista al centro dell’EUR, il quartiere “modello” costruito a partire dagli anni Trenta del Novecento in occasione dell’Esposizione Universale di Roma del 1942, progettata ma mai inaugurata.
L’edificio, destinato in origine a ospitare i servizi tecnici e amministrativi e la direzione generale dell’Esposizione Universale, fu ideato dall’architetto Gaetano Minnucci agli inizi degli anni Quaranta ed è introdotto da un ingresso scenografico arricchito da fontane decorate con mosaici (diGino Severini, Giulio Rosso e Giovanni Guerrini), scalinate di granito, colonnato e giardini ben curati. Con la sua superficie di oltre 2mila metri quadri, oggi costituisce una delle location più rappresentative nel panorama ricettivo di Roma, uno spazio versatile adatto per convention, congressi, esposizioni, sfilate, cene di gala, meeting, feste ed eventi metropolitani.
All’interno, lo spazio più suggestivo è il Salone Severini, un elegante e vasto ambiente reso raffinato da colonne e pavimenti di marmo di Carrara e da dodici grandi vetrate. La parete di fondo è decorata con un’opera pittorica di Gino Severini del 1953, dipinta su pannelli di maronite. Alcuni pannelli di divisione rimovibili collegano il Salone Severini alla Sala Minnucci, caratterizzata da pavimenti in marmo bianco e dodici finestre che assicurano luce naturale.
Gli altri spazi comprendono il Foyer, un ampio spazio con grande scala in marmo, e la Loggia Ulrich, che prende il nome dall’architetto tedesco che si occupò degli arredi interni del Salone delle Fontane.