Il primo proprietario di Villa Piccolomini fu Orazio Manili, che all'inizio del Seicento la trasformò in un impianto destinato prevalentemente alla produzione di vino. Il casino residenziale, risalente al secolo precedente e da lui rinnovato, corrisponde al primo nucleo dell'attuale edificio principale.
Nel 1634 la vigna passò in proprietà agli Sforza Marescotti, famiglia che ne conservò il possesso fino alla fine dell'Ottocento.
A partire dal 1906 la villa entrò a far parte delle proprietà dei Piccolomini che fecero costruire un altro villino, restaurare il casino secondario ed edificare un manufatto di servizio in prossimità dell'ingresso sulla via Aurelia Antica.
Nel 1942 Silvio di Enea Piccolomini lascia la villa in eredità alla Fondazione Nicolò Piccolomini per l'Accademia d'Arte Drammatica.
La parte occidentale della villa è stata invece venduta dai Piccolomini ai Blanc ed ora è sede delle Suore Canossiane.
Informazioni
Villa privata, chiusa al pubblico
Location
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