
Nel 1779 lo scultore Antonio Canova si trasferì a Roma dove acquistò per farvi il proprio studio questo palazzetto vicino al Porto di Ripetta, nel Rione Campo Marzio. Si trattava di una vera e propria bottega all'antica, dove Canova operava insieme a numerosi collaboratori.
Il semplice edificio, con porte e finestre centinate, all’esterno è decorato con numerosi frammenti di statue, sculture, architravi e altri reperti archeologici ospitati anche all’interno. L’ingresso principale è affiancato da due targhe.
In questo studio furono scolpite alcune delle sue opere più famose, come Amore e Psiche, Le Tre Grazie, Paolina Borghese e la Maddalena Penitente, accolta con grande entusiasmo dal pubblico al Salon di Parigi nel 1808.
Alla morte dell’artista, avvenuta nel 1822, il Palazzo fu lasciato in eredità - insieme a tutta l'attrezzatura - ad Antonio D'Este, scultore e collaboratore del Canova stesso, e a suo figlio Alessandro. Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1880 fu acquistato dal pittore romano Archimede Tranzi.
Attualmente l’edificio è di proprietà delle famiglie Vitale-Giuliani e, nel 1953, è stato vincolato dallo Stato Italiano per il suo interesse storico-artistico.
Foto profilo Facebook Palazzo Canova