Iniziato a fine secolo XVI e donato da Michelangelo Tonti, arcivescovo di Nazareth, agli Scolopi per trasformarlo in collegio per i giovani poveri. Ampliato sui lati nel 1698-1712, conserva ancora le caratteristiche originarie solo verso via del Tritone.
Tra il ‘700 e l’800 il Collegio diventò sempre più prestigioso e iniziò a ospitare i figli dell’aristocrazia. È così che si trasformò nel Nobile Collegio del Nazareno, famoso in tutta Europa. Qui si sono formati politici, cardinali e diplomatici.
La facciata, di austere forme rinascimentali, ha portale bugnato con balcone e finestre al piano terra con mensole ornate di triglifi e teste leonine. Il cortile, decorato di statue antiche, presenta sul fondo un ninfeo; gli ambienti al piano terra conservano resti della decorazione cinquecentesca, mentre al primo piano la galleria ospita busti antichi, ritratti di cardinali (sec. XVIII-XIX), scene allegoriche ed emblemi dei principi dell'Accademia degli Incolti.
Nel Novecento la scuola rafforzò la sua fama di eccellenza, col riconoscimento dei re d’Italia prima e dei Presidenti della Repubblica poi.
Nel 1970 furono ammesse per la prima volta delle studentesse. Per via del progressivo spopolamento delle famiglie nel centro storico, il Collegio chiuse le sue aule nel 1999. Da allora l’edificio ha vissuto un lento declino.
Con un imponente, rispettoso lavoro di restauro oggi l’edificio ha ripreso vita. La magnificenza architettonica degli spazi storici fa da cornice al nuovo hotel Palazzo Talìa.
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