
Organizzata in collaborazione con il Fondo Andrea Camilleri e curata dallo storico della letteratura italiana Giulio Ferroni, la mostra a Palazzo Firenze, sede della Società Dante Alighieri, è parte del progetto di celebrazioni dei cento anni dalla nascita di uno degli autori italiani più amati del Novecento.
Un percorso suggestivo tra documenti originali, fotografie, lettere, copioni, edizioni rare e materiali audiovisivi, accompagnato da un’audioguida con la voce di Marco Presta, allievo di Andrea Camilleri all’Accademia nazionale d’arte drammatica, approfondisce la figura dello scrittore siciliano andando ben oltre il suo ruolo di “inventore” del celebre Commissario Montalbano, protagonista dal 1994 in poi di quasi trenta romanzi che hanno conquistato milioni di lettori e poi di una serie TV diventata un fenomeno culturale.
Le sei sezioni che compongono la mostra ne svelano quindi ai visitatori l’universo umano e professionale, la rete di contatti e rapporti personali intessuti con numerosi protagonisti della vita culturale dell’Italia, lo spessore intellettuale, la sua originalità di visione e la profonda coerenza dell’impegno culturale e artistico come autore, dagli anni giovanili alla consacrazione internazionale, attraversando il suo impegno per il teatro, la radio, la televisione, la narrativa e l’arte visiva dalla metà del Novecento a oggi.
Il percorso espositivo si chiude con la rievocazione dello spettacolo “Conversazione su Tiresia”, il monologo tenuto da Camilleri al Teatro Greco di Siracusa nel 2018, un anno prima della sua scomparsa: un “atto finale” poetico e autobiografico, un commosso saluto al suo pubblico. La mostra è aperta dalle 10 alle 18 dal lunedì al venerdì e dalle 10 alle 14 il sabato e la domenica (chiusa sabato 1° e domenica 2 novembre).
In copertina: Andrea Camilleri alla macchina da scrivere nella sua casa di Porto Empedocle, 1999, foto Angelo Pitrone
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