La Villa della Farnesina alla Lungara, nel cuore del Rione Trastevere, è una delle più nobili e armoniose realizzazioni del Rinascimento italiano.
Fu costruita come residenza del ricco banchiere di origine senese Agostino Chigi, nel periodo più splendido della sua vita, lontano dagli affanni e dalla cupa dimora cittadina in via dei Banchi, su progetto di Baldassarre Peruzzi, tra il 1505 e il 1520.
Nel 1511, la villa il cui "viridario" era bagnato del Tevere era già edificata e in parte decorata e Agostino Chigi, chiamato "il magnifico", viveva qui la sua splendida vita di mecenate del Rinascimento tra ricchezze e onori. Il banchiere era anche protettore di artisti e amico di principi e cardinali che amava ricevere nella sua dimora.
La residenza fu affrescata secondo un programma iconografico di straordinaria ricchezza volto a celebrare il committente e affidato ai più grandi artisti del periodo, tra cui lo stesso Peruzzi, Sebastiano del Piombo, il Sodoma e Raffaello Sanzio che con la sua scuola realizzò la splendida Loggia di Amore e Psiche e l’affresco della ninfa Galatea.
Memorabili erano i banchetti organizzati da Agostino Chigi che accoglieva le più insigni personalità del suo tempo, tra cui poeti, principi, cardinali e lo stesso pontefice. I cronisti dell’epoca ricordano per esempio che, nel 1518, in occasione del battesimo del primogenito Lorenzo Leone, le suppellettili d’oro e d’argento usate per il pranzo vennero gettate nel Tevere in segno di munificenza, anche se pare che l’accorto banchiere avesse fatto stendere segretamente nel fiume delle reti recuperando così il prezioso vasellame. Tra i pranzi più sontuosi, si ricorda quello allestito nelle scuderie splendidamente addobbate della villa, quasi a dimostrare che le stalle di Chigi erano più fastose dei saloni del prospiciente Palazzo Riario.
Dopo tanto splendore durante la vita di Agostino, la villa, in cui avevano fatto bivacco i Lanzichenecchi durante il sacco di Roma, nel 1590 fu acquistata dal Cardinale Alessandro Farnese il giovane, da cui viene il nome di Farnesina, per distinguerla dal Palazzo Farnese, al di là del fiume; secondo un progetto di Michelangelo un ponte sul Tevere doveva collegare le due proprietà dei Farnese.
Nel 1735, la villa passò con l’eredità di Elisabetta Farnese a Carlo IV Borbone, finché Francesco II la concesse in enfiteusi per 99 anni all’ambasciatore di Spagna a Napoli, Salvador Bermudez de Castro, duca di Ripalta.
Nel 1927, Villa Farnesina fu acquistata dallo Stato Italiano come sede dell'Accademia d'Italia.
Dal 1944, è la sede di rappresentanza dell'Accademia Nazionale dei Lincei, situata nell’antistante Palazzo Corsini.
L'ingresso è dalla facciata posteriore (la facciata principale è quella con due avancorpi laterali); ciò che caratterizza la costruzione e la decorazione è lo stretto legame tra il giardino e la villa, come se ciascuno rappresentasse la continuazione ideale dell'altro.
Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini
Il Tevere
Secondo la leggenda, la storia di Roma comincia proprio da qui
Ponte Sisto
Informazioni
Dal martedì alla domenica ore 10.00 - 19.00
(ultimo ingresso ore 17 – Villa Farnesina + Mostra; ore 18 solo Villa Farnesina o soloMostra).
Lunedì chiuso
Chiuso 25 e 26 dicembre, 1 gennaio
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Location
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