di Erri De Lucaregia di Pierpaolo Sepecon Margherita RemottiMargherita Remotti e Silvia Morigi per MOB STUDIOS
È la storia del miracolo del divino e dell’umano insieme, il prodigio che ci riguarda tutti. Miriam/Maria affronta il parto da sola, nel luogo più scomodo. Perché è nei luoghi scomodi che nascono a volte le cose migliori. Perché è sempre un mistero che non ci riguarda ma che ci appartiene, che ci dovrebbe far piegare la testa a dire “sì” il dove nasce la vita, il dove nasce l’ amore. Un “sì” che l’umanità ora ha disperatamente bisogno di sentire e di dire. Miriam/Maria agisce da sola mentre dà alla luce Ieshu, il suo bambino, e prega, contrariamente a tutte le madri, che quel bimbo non sia speciale, che resti anonimo, che non si faccia notare. Pur sapendo in cuor suo che solo quella notte stellata dove il cielo è mosso da una cometa che segna il loro cammino comune, sarà unicamente per lei e per lui.Il racconto dei racconti che, scavalcando ogni confine di ragione, di logica, di parola fino ad allora e fino ad ora scritta e conosciuta, ci restituisce attraverso le parole di Erri De Luca la materialità, la concretezza, la fatica umana e guidata assieme, l’umanità dell’amore incarnato che si compie ad ogni istante in questa narrazione così come nella vita. Come dice l’autore: “In nome del Padre”, inaugura il segno della croce. In nome della madre, s’inaugura la vita.
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In nome della madre
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