Una pièce che esplora le marginalità umane e sociali del nostro tempo attraverso il fantasma di Stracci, personaggio de La ricotta di Pasolini, il disgraziato del sottoproletariato romano, arruolato per il ruolo del “ladrone buono” in un film sulla Passione di Cristo. Durante le riprese, Stracci muore sulla croce, nell’indifferenza generale. È qui che la drammaturgia di Gigi Borruso attecchisce: Stracci è ancora sulla croce e non sa di essere morto. Ambientata a Palermo, la pièce intreccia il racconto di Stracci con quelli della moglie Lena e della figlia Vita. In un racconto pieno di equivoci e inconsapevole comicità, Borruso narra attraverso questo terzetto di personaggi di periferia, lo smarrimento dell’arte stessa a comprendere il reale, a intercettare chi è soffocato dal bisogno.
liberamente ispirato a La ricotta di Pier Paolo Pasolinitesto e regia Gigi Borrusocon Gigi Borruso, Valeria D’aquila, Alessandra Guagliarditoscene e costumi Valentina Consolemusiche Giacco Pojero, Nino Vetri, Louis Sclavis, Ryuki Sakamotoassistente alla regia Carla Carta
una produzione MUSEO SOCIALE DANISINNI – Palermo
Informazioni
