Quando il principe Don Marino Torlonia acquistò quello che oggi è il palazzo Nuñez-Torlonia, costruito nel 1660 da Giovanni Antonio De Rossi per il marchese Francesco Nuñez-Sanchez, oltre a farlo restaurare, fece aggiungere una fontana di fronte al grande portale di ingresso, su via Bocca di Leone.
Realizzata da Antonio Sarti nel 1842, la fontana è composta da un antico sarcofago marmoreo di epoca romana sorretto da due possenti zampe di leone. La fronte del sarcofago è decorata a bassorilievo con tritoni e nereidi disposti simmetricamente rispetto a un medaglione centrale con un uomo togato. L’acqua viene versata a ventaglio da un mascherone sovrapposto e poi fuoriesce attraverso due cannelle inserite alla base del sarcofago, raccogliendosi in una vasca semicircolare di marmo protetta da colonnine.
Un prospetto architettonico fa da sfondo alla fontana: due paraste sorreggono un arco che accoglie al suo interno lo stemma dei Torlonia tra due leoni rampanti. Tra lo stemma e il mascherone, una vistosa lapide ricorda come la fontana fu fatta erigere a cura e spese di Don Marino Torlonia su un’area di sua proprietà: “FONTIS HILARITATE ADDITA LOCI DIGNITATEM URBISQUE DECOREM AUXIT”, ovvero “aggiunta una fontana con felicità aumentò prestigio al luogo e decoro alla città”.
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