Liberamente ispirato a Sonata a Kreutzer di Lev Tostoj
Drammaturgia e regia di Fabio Cavalli
Con Francesco De Masi, Juan Dario Bonetti, Giovanni Colonia, Leonardo Ligorio, Marcello Lupo, Giacomo Silvano
E con la partecipazione di
Irene Moretti - voce, violino e chitarra
Andrea Nunzi - percussioni ed effetti
Direzione di Progetto Laura Andreini
Organizzazione Alessandro De Nino Organizzazione
Il Teatro Argentina – Teatro di Roma ospita la Compagnia dei detenuti ed ex detenuti attori del Carcere di Rebibbia, attivi sulle scene teatrali da oltre vent’anni. Il Progetto Teatro Libero di Rebibbia all’Argentina, porta oltre le mura penitenziarie qualcosa di più di un evento d’arte sociale
Sonata a Kreutzer è un lungo racconto dedicato da Lev Tolstoj all’omonima composizione di L.v.Beethoven, affronta il tema del senso di colpa di un uxoricida. Il reo confesso, nel corso di un lungo viaggio notturno in treno, racconta ad alcuni testimoni i fatti, le cause, le ragioni che scatenarono l’azione criminale contro la moglie. Una donna giovane e bella, un uomo benestante e geloso, il potere di seduzione della Musica: questi sono i personaggi principali di una tragedia della follia maschile, pubblicata nel 1889, che sembra scritta oggi. Sono argomenti scabrosi – soprattutto in ambito penitenziario – che Fabio Cavalli traspone nell’Italia di qualche decennio fa. Il lento cammino della carrozza ferroviaria, che culla i protagonisti del racconto, non attraversa le steppe russe, ma le campagne da Palermo, a Messina, fino alla fiera agricola di Rossano, sulla costa ionica della Calabria. Un viaggio, ancora oggi, lungo e noioso. L’importante è avere compagni di scompartimento accettabili, meglio se interessanti….
Nessuno dei viaggiatori – il Narratore, il Commerciante di maiali, il Commerciante di farina, l’Avvocato – immagina di sedere accanto a Pozdnyšev, l’uxoricida che era diventato celebre all’epoca del processo.
Gli interpreti, reduci da tanti successi teatrali e cinematografici col Teatro Libero di Rebibbia (a partire da Cesare deve Morire, Orso d’Oro alla Berlinale 2012), sanno come maneggiare la materia della colpa e della condanna. Sanno che il viaggiatore, Francesco De Masi, ammanettato sul treno per Rossano, è destinato al carcere di massima sicurezza. Quello che i viaggiatori notturni Juan Dario Bonetti, Giovanni Colonia, Marcello Lupo e Giacomo Silvano non possono immaginare, è che l’omicidio è stato tutto per colpa della Sonata a Kreutzer di Beethoven!, come grida il disperato assassino. Leonardo Ligorio, il passeggero silenzioso, conosce la verità nascosta nella mente dell’uomo, ma non la rivela.
Sul palco del Teatro Argentina, insieme agli attori detenuti ed ex detenuti di Rebibbia, ritorna la grazia musicale di Irene Moretti (voce, chitarra e violino) che accompagna la storia, incalzata dalle percussioni di Andrea Nunzi.
La Manifestazione prevede, alle ore 15,00, presso la Sala Squarzina, un Dibattito aperto sul tema del valore sociale delle Arti performative. I promotori, riuniti nell’Associazione di categoria REACT, propongono una riflessione sull’impatto sociale delle attività di promozione del teatro e della danza. Il titolo è Spettacolo e rigenerazione sociale: impresa, territorio, valutazione. Parteciperanno, oltre agli operatori del settore, parlamentari, rappresentanti delle Istituzioni locali, membri delle Commissioni consultive del Ministero della Cultura, esponenti del mondo della Giustizia e dell’Università.
Produzione La Ribalta – Centro Studi Enrico Maria Salerno
Il programma potrebbe subire variazioni
Informazioni
Lunedì 2 dicembre 2024 (Sold out)
Ore 15.00 - Dibattito aperto sul tema del valore sociale delle Arti performative
Ore 21.00 - Spettacolo teatrale
presso la Sala Squarzina