CONFINI, la mostra del collettivo Phzero, rappresenta un nuovo terreno di esplorazione che attraversa più epoche storiche, diverse geografie e tecniche miste. Confini vuole interrogare le disparità della nostra epoca: chi può attraversare il mondo senza ostacoli e chi, invece, è costre6o a confrontarsi con confini invisibili tracciati da guerre, politiche oppressive e disuguaglianze.
Phzero trasforma superfici insolite in tele, portando il suo lavoro oltre i confini convenzionali nell'ottica di integrare arte e materiali urbani. Teli termici di emergenza intagliati con macchinari a controllo numerico, reti in fibra di vetro, lettere scritte nel periodo delle due Guerre Mondiali e fondi materici, diventano supporti su cui le opere prendono vita, creando una dimensione tattile e visiva che amplifica l’intensità delle trame e dei colori. Le vernici spray evocano le sfumature cromatiche e il dinamismo di un paesaggio metropolitano che unite ad altre tecniche e materiali non convenzionali, conferiscono alle opere di Phzero un'identità profondamente contemporanea.
Le parole, d’amore e di speranza, di connessione, parole intime e urlate, a cui affidiamo i nostri sentimenti e le nostre paure, rappresentano il filo condu6ore della mostra. E se da un lato possono intrecciare dialoghi oltre i confini, altre volte rimangono sorde ad una risposta nell’impossibilità di varcare un mare, o possono farsi immagine nell’immediatezza della street art.
Phzero, collettivo fondato da Simona Gaffi e Daniele Signore, nella sua ricerca intreccia arte, tecnologie digitali e critica sociale, producendo opere che superano i limiti delle tecniche tradizionali per indagare lo spazio e la coscienza collettiva.
La delicatezza e la precisione richieste dai materiali utilizzati, spesso lavorati con i macchinari a controllo numerico, sono le stesse con cui gli artsti tra6ano temi profondamente vicini alla dignità umana. Ogni millimetro di precisione, in questo processo artistico, riflette la complessità e la responsabilità di affrontare argomenti che riguardano il senso più intimo della nostra condizione e l’immenso peso di percorsi che lasciano cicatrici reali, spesso invisibili agli occhi di chi non li vive.
Alcune opere permettono allo spettatore di toccare con mano il processo creativo e di entrare, anche solo per un attimo, nei panni di chi ha realizzato l’opera. Infatti sono accompagnate da video che svelano la complessità del fare artistico: il pensiero, l’errore, le intuizioni. Così, la mostra diventa un dialogo condiviso per esplorare i propri confini di senso. Un'esperienza artistica che attraversa spazio, identità e libertà.
Phzero è un collettivo fondato nel 2020 da Simona Gaffi, architetto e artista, e Daniele Signore, street artist e tatuatore, coinvolto in un approccio innovativo che unisce arte e tecnologie digitali, con l’intenzione di interagire con il pubblico in modo nuovo ed unico, espandendo i confini dell’espressione artistica. L’utilizzo, del controllo numerico e delle risorse digitali, contribuisce alla creazione di opere d’arte altrimenti di difficile realizzazione con i metodi tradizionali, favorendo una connessione con il pubblico che può aprire nuove opportunità per introdurre gli spettatori in modo più attivo e coinvolgente.
La continua formazione e sperimentazione nel campo del digitale e dei nuovi materiali spinge gli artisti in un crescendo di composizioni che fondono insieme la critica sociale, la street art e l’art-tech, il principale stile che contraddistingue il collettivo, il quale di volta in volta, si avvale della collaborazione di professionisti in ogni campo necessario per approfondire e sviluppare le differenti tematiche sociali con le quali propone la sua comunicazione.
Informazioni
Dal 29 novembre al 5 dicembre 2024
Orari: 30 novembre e 1 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 19.00, dal 2 al 5 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
L'inaugurazione si tiene il 29 novembre dalle ore 18.00 alle ore 21.00