Lo scorso agosto, Roma Capitale e Iter Vitis – prestigiosa associazione internazionale specializzata nel turismo enologico – hanno siglato un accordo di collaborazione che prevede l’elaborazione di uno studio per individuare aree e strategie di valorizzazione di un circuito dei vigneti urbani da realizzare sia a scopo didattico per la cittadinanza sia per promuovere la vitivinicoltura capitolina in ambito internazionale, gli itinerari enoturistici e la tutela del paesaggio viticolo europeo come bene immateriale di alto valore.
E proprio grazie al protocollo d’intesa recentemente sottoscritto, Roma è stata premiata da Iter Vitis per “Roma Mater Vinorum”, il progetto che sostiene il patrimonio vitivinicolo storico della Capitale nella reintroduzione dei vigneti in città.
L’Amministrazione capitolina, quindi, in collaborazione con Università e istituti agrari, effettuerà una ricerca ampelografica per studiare le caratteristiche degli organi della vite, tra cui forma e colore dell'uva, il grappolo e le foglie dei vitigni. In base alle risultanze potranno così essere individuate le aree ideali per accogliere sei piccoli vigneti urbani, la cui installazione sarà vitale per promuovere le tradizioni di Roma, rafforzare la rete di aziende vitivinicole e le enoteche locali e sviluppare un percorso turistico culturale e sostenibile.
Il piano, eterogeneo e articolato, passerà attraverso diverse fasi di attuazione: la formazione di un comitato per garantirne l’accuratezza scientifica e culturale; la mappatura dei vigneti storici della città; la selezione dei sei vigneti per il reimpianto.
I vigneti verranno poi integrati con siti, luoghi ed eventi di interesse culturale per i percorsi enoturistici e affiancati agli iconici itinerari romani.
Gli antichi sistemi di impianto descritti dalle fonti latine verranno infine riprodotti ed entreranno a far parte del patrimonio viticolo capitolino valorizzando ulteriormente la storia millenaria di Roma.
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