Durante i lavori di realizzazione del Parco d’Affaccio “Oasi di Ponte Milvio” nel XV municipio, sono state fatte interessanti scoperte archeologiche, che hanno riportato alla luce parte degli antichi argini del Tevere in tufo, risalenti al I secolo a.C., un tratto dell’Antica via Flaminia con il tipico basolato imperiale e un tratto di sanpietrini del 1900.
Anche nel corso delle indagini archeologiche preventive, si era già individuata un'area di particolare rilevanza, caratterizzata dalla presenza di un cippo di età romana e di un muro in blocchi di tufo, parzialmente affiorante tra la folta vegetazione. Al di sotto di sedimenti alluvionali recenti era stato, inoltre, riportato alla luce il complesso di strutture poste a ridosso della sponda destra del Tevere, riguardanti un'antica sistemazione dell'argine databile probabilmente al I secolo a.C., di cui abbiamo accennato sopra. Negli anni Sessanta questi resti archeologici risultavano ancora visibili, ma successivamente se ne era persa memoria e traccia, dal momento che erano stati completamente sommersi dal limo e dalla terra.
L'intervento in corso offre l’opportunità di recuperare le fasi di frequentazione più antiche del sito, testimoniate da lacerti di strutture in opus reticolatum e da due basoli individuati sotto la fondazione del muro settentrionale. Il progetto a cura del Dipartimento Tutela Ambientale punta alla valorizzazione di questi ultimi ritrovamenti che rimarranno scoperti e inclusi nei lavori in corso. Agli scavi, insieme al personale di Roma Capitale, hanno partecipato i tecnici della Sovrintendenza Capitolina e della Soprintendenza di Stato.
L’Oasi di Ponte Milvio è uno dei cinque Parchi d’affaccio fluviali di Roma Capitale per i quali sono stati stanziati i fondi previsti dal programma degli interventi in preparazione del Giubileo 2025. Il cantiere, partito a fine marzo, prevede una bonifica e la riforestazione del sito, oltre alla realizzazione di un percorso pedonale e di belvedere di affaccio sul fiume con pavimentazione in legno. Secondo quanto previsto dal progetto, in una delle aree di sosta, la vasca preesistente sarà trasformata in giardino acquatico con specie fluviali caratteristiche del Tevere, mentre nelle altre saranno valorizzati i reperti archeologici come il cippo terminale del Tevere e il frammento del muro di contenimento dell’antica via Flaminia.
Foto: cippo marmoreo di età romana - sito ufficiale del Comune di Roma
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