La mostra ideata e curata da Raffaele Curi negli spazi di rhinoceros, lo spettacolare palazzo nel cuore di Roma progettato da Jean Nouvel per Alda Fendi, è un omaggio poetico e suggestivo al Futurismo e a una delle sue personalità più brillanti e poliedriche, il pittore, scultore, illustratore, scenografo, costumista e designer Fortunato Depero.
L’esposizione si snoda lungo i 6 piani dell’edificio e si apre con le riproduzioni dell’iconica bottiglia di Campari Soda, ideata da Depero nel 1932, mentre i manifesti delle sue numerose campagne pubblicitarie sono proiettati nel cortile interno. Un videowall mostra la ricostruzione e la messa in scena (nel 2009) dei Balli plastici, una delle prime sperimentazioni di teatro d’avanguardia con automi, nata dalla collaborazione di Depero con Gilbert Clavel: quattro delle marionette che sostituivano i ballerini sulla scena, oggi parte della collezione del Museo Mart, sono esposte al terzo piano.
Nel segno della versatilità artistica, l’esposizione propone un omaggio ai costumi del film Povere creature di Yorgos Lanthimos, realizzati ispirandosi proprio all’estetica del Futurismo, oltre che a Schiaparelli e a Courrèges futurista. Scatti del fotografo di scena Atsushi Nishijima, con il sottofondo della colonna sonora di Povere creature, sono esposte lungo il percorso.
Per ammirare la suggestiva installazione di Raffaele Curi, sempre ispirata al Futurismo, i visitatori devono sollevare verso l’alto lo sguardo: sospese in aria, appese al soffitto ci sono 60 paia di mutande d’epoca, le stesse che hanno “accarezzato” donne come Bella Baxter (il ruolo che è valso il Premio Oscar 2024 a Emma Stone nel film di Lanthimos) vissute tra l’età vittoriana e gli inizi del Futurismo, nato nel 1909 a Parigi con la pubblicazione del Manifesto futurista sul quotidiano Le Figaro.
Informazioni
Dal 31 maggio al 30 novembre 2024
tutti i giorni dalle 12.00 alle 20.00