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Un’inedita “scatola archeologica” alle pendici dell’Aventino

Foto domusaventino.it
dal 20 Ottobre 2020 al 31 Gennaio 2021

Una nuova area archeologica all’interno di un condominio privato che sarà, però, aperta regolarmente ai visitatori: è “La scatola archeologica della Domus Aventino”, un progetto innovativo e virtuoso della Soprintendenza Speciale di Roma e BNP Paribas Real Estate in grado di coniugare archeologia, architettura e tecnologia con una formula inedita. 

Tutto è cominciato nel 2014 durante i lavori per la riconversione di un vecchio immobile alle pendici dell’Aventino in un complesso residenziale. Dagli scavi sono infatti emersi materiali e strutture che abbracciano otto secoli di storia: dagli antichissimi terrazzamenti nel banco di tufo dell’Aventino dell’VIII secolo a.C., all’epoca cioè della fondazione di Roma, al basamento di una torre difensiva del VI secolo a.C. fino ai resti di una grande domus romana con diverse fasi edilizie e ben sei strati di mosaici pavimentali che testimoniano i rifacimenti avvenuti in questo luogo nell’arco di due secoli, il cambio di gusti e la moda dei tempi. 

A raccontare questo luogo e a far capire cos’era sarà l’allestimento multimediale curato da Piero Angela e Paco Lanciano: attraverso una serie di video mapping, di suoni e immagini proiettate che si intersecano con la narrazione, i visitatori saranno accompagnati in un viaggio a ritroso nel tempo, coinvolgente ma fedele alla storia. La cooperazione tra Soprintendenza e Bnp Paribas Real Estate non si è limitata alla sola tutela e conservazione: da novembre il sito sarà aperto al pubblico con visite guidate inizialmente programmate due volte al mese. 

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Foto domusaventino.it

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