
A sette anni dalla chiusura, per lavori di riqualificazione e messa in sicurezza, il Planetario, ospitato all’interno del Museo della Civiltà Romana, torna visitabile con una nuova tecnologia all’avanguardia che punta sul digitale, su affascinanti esperienze immersive e appuntamenti per pubblici di tutte le età, per scoprire nuovi modi di “guardare” l’universo.
Fiore all’occhiello di questa eccellenza romana è il software che va a sostituire il vecchio proiettore ottico, prima supportato da un solo canale digitale proiettato su finestre.
Il nuovissimo Planetario digitale è caratterizzato da un articolato sistema di videoproiettori ad altissimo contrasto, con risoluzione 4K, in grado di ricostruire con estremo realismo la superficie di Terra, Luna e Marte e di andare oltre, nei luoghi più lontani dell’universo, tra galassie e nebulose.
Il nuovo database, aggiornabile in tempo reale, permette, invece, di archiviare una grande mole di dati e di effettuare aggiornamenti in tempo reale, in base alle novità astronomiche, e di seguire le scoperte della comunità scientifica.
Per diffondere informazioni e conoscenze, il Planetario di Roma Capitale prevede veri e propri spettacoli astronomici, realismo e allo stesso tempo immersività che, tramite un sistema audio studiato ad hoc, permettono di interagire con il “cielo”.
La riapertura segna anche la ripresa di attività ed eventi, incentrata sulla trasversalità dei linguaggi, spaziando dall’astronomia alla storia, dalla geologia all’arte.
I lavori di riqualificazione hanno interessato anche tutto il complesso del Museo della Civiltà Romana, in particolare l’atrio con i propilei esterni e le scalinate, le finiture dell’edificio e della sala. La cupola del Planetario è stata ripulita e, per un maggiore comfort, sono state sostituite le poltrone, mantenendo però la disposizione circolare per valorizzare l’esperienza del “viaggio” immersivo ed evitare l’effetto cinema.
Per maggiori informazioni: www.planetarioroma.it
