Il volto sorpreso e dolorante del “Ragazzo morso da un ramarro” di Caravaggio accanto a piccoli e grandi capolavori firmati, per esempio, da Valentin de Boulogne, Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Giovanni Lanfranco, Carlo Saraceni, Mattia Preti: c’è ancora tempo per ammirare alcune delle importanti opere della collezione raccolta dallo storico dell’arte Roberto Longhi, di cui ricorre quest’anno il cinquantenario della scomparsa.
La mostra “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi”, allestita da giugno nelle sale espositive di Palazzo Caffarelli ai Musei Capitolini, è stata infatti prorogata fino al 10 gennaio, in considerazione del grande successo di critica e pubblico con cui è stata accolta.
La pittura di Caravaggio e della sua cerchia rappresentò la centralità delle ricerche di Roberto Longhi che ne seppe da subito riconoscere la portata rivoluzionaria. Il percorso espositivo pone in risalto l’importanza della sua eredità e della sua poesia negli artisti che ne assimilarono la lezione e ne mantennero viva la tradizione.