Le terme fatte costruire dall’imperatore Decio (249-251 d.C.) sull’Aventino per servire al ricco quartiere che qui si era sviluppato, sono localizzate nella zona ora occupata da piazza del Tempio di Diana e dai vicini edifici sorti sull’antica Vigna Torlonia.
L’impianto termale aveva uno sviluppo simmetrico degli ambienti, disposti ai lati di una grande sala centrale (il frigidarium o il tepidarium), come si ricava da un disegno cinquecentesco di Andrea Palladio.
Restaurate dai figli di Costantino ed ancora nel 414 dopo il sacco di Alarico, le terme furono costruite utilizzando come fondazione una domus precedente; gli ambienti ora accessibili di questa casa si trovano a più di 10 metri sotto il piano stradale; presentano pavimenti a mosaico, mentre le pareti e i soffitti sono dipinti. Entro riquadri lineari a strisce rosse e verdi su sfondo bianco, sono piccoli paesaggi, maschere teatrali, candelabri, fiori ed altri elementi fitomorfi; in particolare è da notare l’immagine di un uccello in volo con ungrillo nel becco.
Lo stile pittorico è quello tipico dell’età adrianea, e porta a collocare gli ambienti nella prima metà del II secolo a.C. Altri ambienti furono probabilmente distrutti dalle truppe pontificie negli anni 1867-1872 per costruire le fortificazioni dell’Aventino contro i Garibaldini.
Questo edificio ha a sua volta inglobato strutture più antiche, appartenenti ad una casa privata con pitture di primo stile pompeiano (raro esempio noto a Roma) databili al II secolo a.C. Si è proposto di identificare questo complesso di edifici con i Privata Traiani, la casa privata dell’imperatore Traiano (98-117d.C.), localizzata dalle fonti antiche sull’Aventino, e da altri identificatanei resti sotto la chiesa di S. Prisca.
Informazioni
Non visitabile

Location
Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.