La costruzione della stazione San Giovanni ha consentito di realizzare uno degli scavi archeologici urbani più rilevanti effettuati a Roma, sia per la complessità della stratigrafia esplorata, che per la ricchezza dei dati acquisiti.Gli scavi in modalità archeologica hanno interessato un’area di circa 3.000 mq per una profondità di circa 20 15-18 m ed hanno portato alla luce i resti di una grande azienda agricola della prima metà imperiale. Il ritrovamento più importante è stato quello relativo ad un grande bacino idrico di epoca imperiale, di dimensioni pari a circa 35×70 m, nessun altro bacino rinvenuto nell’agro romano ha dimensioni paragonabili. La vasca, foderata di coccio pesto idraulico, poteva conservare più di 4 milioni di litri d’acqua che nel I secolo si unisce alle strutture di sollevamento e distribuzione idrica di un impianto agricolo attivo dal III secolo a.C.
In relazione a questi importanti ritrovamenti il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma (SSBAR), in sede di rilascio del nulla-osta allo smontaggio delle strutture antiche rinvenute nel corso dello scavo, ha richiesto lo sviluppo di uno specifico progetto di allestimento all’interno degli spazi della stazione destinati al pubblico, che illustrasse la storia del sito attraverso il riposizionamento di parte delle strutture antiche e reperti rinvenuti.
Il progetto di musealizzazione della stazione San Giovanni è stato affidato al Dipartimento di Architettura e Progetto dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Il progetto è stato sviluppato con l’intento di restituire il carattere stratigrafico dei luoghi, secondo quanto emerso durante lo scavo, con il dipanarsi di una storia narrata attraverso le superfici perimetrali che si sviluppano lungo i percorsi orizzontali e verticali degli ambienti di stazione.L’intero spazio espositivo che si compone di teche con strutture e reperti, narrazioni a parete, video proiezioni e riproposizioni a pavimento delle tracce del bacino idrico rinvenuto, si sviluppa negli spazi metropolitani fruibili dagli utenti rendendo di fatto la stazione San Giovanni una stazione-museo nella quale si fondono innovazione, sicurezza, funzionalità e storia.
Gli elementi principali del racconto sono quattro:
- Lo stratigrafo, figura più volte ripetuta all’interno degli ambienti di stazione, colloca l’utente nel tempo e nello spazio assumendo il ruolo fondamentale di guida per orientarsi negli spazi circoscritti della stazione grazie alla sua funzione di indicatore grafico della profondità dei contesti storici rispetto alla quota della città contemporanea.
- Le immagini: alcune delle tracce materiali frutto della vita che per millenni è fluita in questi luoghi, recuperate durante la costruzione della stazione, sono diventate figure iconiche rappresentative del loro tempo e compaiono, restituite attraverso un processo di graficizzazione fuori scala, come segni identificativi delle diverse fasi.
- Le parole scritte: una serie di testi commentano e accompagnano lo sviluppo cronologico dello stratigrafo, disegnando le superfici verticali secondo due differenti registri narrativi:un primo segnala alcuni degli eventi che nel corso della storia hanno inciso sui cambiamenti infrastrutturali della città di Roma o ne hanno caratterizzato alcuni passaggi significativi dal punto di vista storico-sociale; un secondo è incentrato sulle trasformazioni dell’area ed in particolare sui cambiamenti prodotti dal modo di gestire la grande quantità di acqua che ha da sempre caratterizzato la zona.
- I reperti archeologici esposti lungo i piani di collegamento orizzontali dell’atrio e del piano corrispondenze, con la creazione di ambiti espositivi studiati appositamente per ciascun gruppo di reperti. L’eterogeneità dei materiali ha indotto ad individuare una serie di grandi temi attraverso i quali aggregare i reperti. Ogni ambito di allestimento è identificato da uno slogan che ne suggerisce una possibile lettura: il reperto riciclato; i frammenti raccontano; l’enigma del bollo; vivere con l’acqua; arrivano le pesche.
Informazioni
Visibile durante gli orari di apertura della stazione metropolitana.
Metro C chiusa dal 21 al 27 luglio 2025https://www.atac.roma.it/tempo-reale/metro-c-servizio-modificato-per-prolungare-linea-sino-a-colosseo
Verificare aggionamenti sul sito www.atac.roma.it

Location
Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.