Un tempo la chiesa era chiamata San Giacomo in Settignano per essere prossima alla Porta Settimiana. Fu fondata nel IX secolo e ha un campanile romanico costruito nel XIII secolo; è l'unico monoforo a Roma di quel periodo. Il tempio originario, a tre navate, fu completamente ristrutturato su commissione del cardinale Francesco Barberini, per opera di Luigi Arrigucci (1643) e restaurato nel 1901. Nell'interno, a navata unica, è posta sull'altare maggiore una raffigurazione di San Giacomo attribuita a Giovanni Francesco Romanelli. Nel presbiterio è posto il macabro monumento funebre di Ippolito Merenda del Bernini.
Informazioni
La chiesa apre solo per le celebrazioni liturgiche e su richiesta
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