Nel cuore della Roma rinascimentale, e all’interno del quartiere ebraico di Roma, questa piccola piazza è circondata da palazzi nobiliari. Vi si affacciano: Palazzo Costaguti, il cui interno presenta soffitti affrescati splendidamente dal Guercino, dal Domenichino, dal Lanfranco ed altri; le basse facciate disadorne dei due più antichi palazzi Mattei costruiti l'uno, alla fine del Quattrocento, l'altro nella prima metà del Cinquecento, probabilmente da Nanni di Baccio Bigio per i figli di Mattei.
Al centro della piccola piazza si trova una delle più belle fontane di Roma: la Fontana delle Tartarughe, realizzata nella seconda metà del Cinquecento su disegno di Giacomo Della Porta e con sculture di bronzo di Taddeo Landini. Al centro della vasca a livello del terreno, un basamento decorato sostiene quattro conchiglioni in marmo africano che ricevono acqua da delfini sui quali poggiano il piede altrettanti efebi in atto di spingere quattro tartarughe verso il bordo del catino in marmo.
Le tartarughe, aggiunte probabilmente da Gian Lorenzo Bernini nel 1658 in seguito al restauro effettuato sulla fontana al tempo di papa Alessandro VII Chigi (1655-1667), furono oggetto di ripetuti furti come nel 1906, nel 1944 e, recentemente, nel 1981. Le tartarughe attualmente visibili sono copie degli originali conservati, in numero di tre esemplari superstiti, nei Musei Capitolini.
Informazioni
Location
Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.