
Gemello di quello di piazza della Rotonda, è l'unico a Roma a non essere collocato in una pubblica piazza. Esso è infatti sistemato nel giardino di Villa Celimontana.
Alto in origine 7 metri, se ne conserva solo la parte superiore di circa 3 metri, sulla quale restano incisi i titoli di Ramses II. Questo frammento fu rinvenuto nei pressi delle rovine del tempio di Iside, ma la parte inferiore dell'obelisco non fu mai ritrovata. Il suo culmine è ornato da una palla di bronzo che, secondo alcuni, doveva contenere le ceneri di Ottaviano.
Fu inizialmente collocato a lato della gradinata di accesso al convento di S. Maria in Aracoeli, in cima al Campidoglio, presumibilmente nel XIV secolo e lì rimase per circa un secolo. Quattro leoni, affacciati agli angoli della base, sostenevano il fusto dell'obelisco. Cadde e fu trasportato altrove, perdendosene la memoria. Solo alla fine del '500 Ciriaco Mattei, nobile romano ed appassionato collezionista di antichità, lo riscoprì, se lo fece donare dal Comune e lo fece sistemare nella sua villa Mattei (oggi Celimontana).
I suoi eredi però lasciarono la villa e l'obelisco in grande abbandono e fu solo il successivo proprietario della villa, Manuel de Godoy, ex primo ministro spagnolo del periodo napoleonico, a curarne la conservazione.
Foto: Redazione Turismo Roma
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