Questo obelisco e il suo gemello, oggi nei giardini di Boboli a Firenze, hanno una storia simile a quella dei due obelischi gemelli di piazza della Rotonda e di Villa Celimontana. Anche questi furono eretti originariamente ad Eliopoli e furono in seguito trasportati a Roma per ornare il tempio di Iside. Questo riporta iscrizioni dedicate al dio Sole, è di granito rosso e la sua altezza attuale è di oltre 9 metri. E' stato l'ultimo ad essere rinvenuto. Scopertone casualmente il culmine, nel 1719, durante lavori alle fondamenta della Biblioteca Casanatense, solo nel 1883 la commissione, costituita subito dopo l'Unità d'Italia per eseguire sistematiche campagne di scavo nella capitale, rinvenne l'intero obelisco.
Ne fu immediatamente riconosciuta la provenienza da Eliopoli e la parentela con l'altro obelisco già scoperto e portato a Firenze. Nel 1885 scoppiò la guerra tra l'Italia e l'antico regno di Etiopia e durante i combattimenti, in un'imboscata a Dogali, persero la vita 548 soldati italiani. Fu allora deciso di erigere l'obelisco in memoria del luttuoso evento, sulla piazza della Stazione Termini, decorandone la base con leoni e con tavole di bronzo con i nomi dei soldati caduti. La cerimonia avvenne il 5 giugno 1887.
Solo nel 1924, a seguito di un riassetto urbanistico della piazza, l'obelisco fu spostato nei giardini a lato di via delle Terme di Diocleziano, dov'è oggi visibile.
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