Realizzato nel 1901 dall'architetto Giovanni Battista Giovenale in stile barocco con contaminazioni Liberty, il villino Boncompagni Ludovisi ospita il Museo per le Arti Decorative il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX che nasce nel 1995, grazie al generoso lascito della principessa Blanceflor de Bildt Boncompagni che lo donò con i relativi arredi allo Stato Italiano.
Destinato ad accogliere oggetti d’arte, arti decorative e ornamentazione architettonica, moda e costume, design, dalla fine del XVIII a tutto il XX secolo, la Casa Museo appartenuta alla famiglia Boncompagni Ludovisi possiede opere che vanno dal Liberty al Futurismo al Decò e al Modernismo romano. Grande rilevanza viene data alla storia del costume e della moda attraverso numerosi abiti di celebri stilisti e di importanti sartorie che illustrano l’evoluzione della moda italiana dalla fine del XIX secolo fino agli ultimi decenni del Novecento.
La ricca collezione del museo proviene da numerosi lasciti privati che rievocano il vivace clima culturale dei primi decenni del Novecento, anni in cui il villino era frequentato da personaggi illustri.
Il delizioso edificio ospita diverse sale tematiche come la Galleria degli arazzi, le cui pareti sono ornate da preziosi arazzi fiamminghi del XVII secolo, la Sala della culla dei principi Savoia, che prende il nome dalla straordinaria culla in bronzo, argento e rame, realizzata dallo scultore romano Giulio Monteverde nel 1901, il Salone delle vedute, decorato con i ritratti della principessa Alice Blanceflor Boncompagni Ludovisi De Bildt, e di sua madre, Alessandra Keller. In questa sala trovano posto anche gli abiti donati dalle prestigiose maison romane d’alta moda tra cui Sarli, Gattinoni, Valentino, Raffaella Curiel, Marella Ferrara, Lorenzo Riva e Renato Balestra. Un'altra sala ospita il ritratto di Papa Gregorio XIII Boncompagni, oltre a un’elegante scrivania del XVII secolo sulla quale è posizionato un mappamondo del celebre incisore di Strasburgo, Matthäus Greuter (1554-1638).
A Duilio Cambellotti, artista eclettico e versatile, è dedicata la sala de Il Modernismo, dove è esposta la grande vetrata I Guerrieri, realizzata dalla Vetreria Picchiarini.
Nella sala Tra Futurismo e Déco si trovano dipinti di Giacomo Balla, di Gian Emilio Malerba, di Vinicio Berti e fotografie dell’ungherese Oskar Brázda, oltre a un tappeto di Prampolini.
Il palazzo ospita, infine, altre sale tra cui la Sala con la Primavera, la Sala degli affetti, la Sala degli Anni Trenta, la stanza da bagno fatta decorare in marmo giallo e verde dal principe per la sua adorata consorte, il Piccolo Atelier della moda con cappelli e calzature artigianali e la sala La Palma della moda, dedicata all’affascinante Palma Bucarelli, indimenticabile Sovraintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, che nel 1996 donò il suo prestigioso guardaroba al Museo.
Informazioni
Da martedì a domenica ore 9.00- 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30)
Chiuso il lunedì, 25 dicembre e il 1° gennaio (salvo aperture straordinarie su progetto MiC)
Per eventuali aggiornamenti e le modalità di visita consultare il > sito ufficiale
Apertura straordinaria: lunedì 4 novembre 2024 con ingresso gratuito
Chiuso martedì 5 novembre 2024
Location
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