Inserita nel parapetto del Lungotevere Tor di Nona, la fontana sorge nel punto in cui, in epoca romana, si trovava un approdo del fiume, utilizzato per lo sbarco dei marmi e, nel Medioevo, per gli approvvigionamenti delle derrate alimentari. Il nome "Tor di Nona" deriva, infatti, da un rudere delle Mura Aureliane, che si trovava nelle vicinanze e che veniva chiamato "Torre dell’Annona".
Nel XVII secolo, sempre in questa zona, la regina Cristina di Svezia fece costruire il Tor di Nona, un teatro stabile in legno su progetto di Carlo Fontana, attivo dal 1670.
Dopo incendi e demolizioni, l’edificio fu ricostruito nel 1795 con il nome di Teatro Apollo, diventando il tempio della lirica romana. A causa dei lavori di rafforzamento degli argini del Tevere, venne però demolito nel 1888.
Nel 1925, al suo posto, l’Amministrazione capitolina fece edificare la fontana, su disegno dall'architetto Cesare Bazzani. Alla base, un sarcofago strigilato raccoglie l’acqua proveniente dalla valva di una conchiglia, e reca al centro una figura – forse Apollo nell’atto di suonare la lira. La vasca è sovrastata da una stele commemorativa, delimitata da due colonne su cui poggiano due maschere teatrali e decorata con una lira al centro. Una cornice inquadra l'epigrafe dove si narra la storia del teatro e si ricordano le opere di Giuseppe Verdi.
Foto Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Informazioni
Location
Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.