La chiesa sorge in via Giulia, in pieno centro storico, ed è legata alla storia dell'Arciconfraternita dei Senesi, a cui ancora oggi l'edificio appartiene. Edificata nel 1526 su disegno del grande architetto Baldassarre Peruzzi, venne demolita e poi ricostruita nel 1766 ad opera di Paolo Posi.
La facciata, che richiama forme borrominiane, è segnata da colonne e presenta due ordini con a coronamento un timpano triangolare. Ai lati della finestra centrale del secondo ordine, sono raffigurati Romolo e Remo con la lupa, simbolo di Siena che, secondo la tradizione, fu fondata da Senio figlio di Remo.
L’interno ha un’unica navata affiancata da due cappelle per ogni lato e copertura a botte decorata a stucco da Giovanni Battista Marchetti. Nel catino absidale campeggia il grande affresco di Lorenzo Pecheux de Lyon che raffigura il Ritorno di Gregorio XI da Avignone (1773), per il quale tanto si adoperò santa Caterina da Siena. Nel presbiterio invece, troviamo il dipinto di di Gaetano Lapis, lo Sposalizio mistico di Santa Caterina (1768), dalla bella cornice dorata, sorretta da palme intrecciate e coronata da una gloria di cherubini.
Nei sotterranei della chiesa si trova l’antico cimitero dell’Arciconfraternita dei Senesi e, attraversando un cortile, si raggiunge l’oratorio preceduto da una statua della Santa.
La chiesa e gli ambienti annessi si estendono fino al lato opposto dell'isolato, su via di Monserrato, dove nel 1912 è stata rifatta la facciata a imitazione di quella della casa natale di santa Caterina a Siena in località Fontebranda.
Fonti: sito ufficiale dell'Arciconfraternita dei Senesi
Campo de’ Fiori
Piazza Navona
Uno dei complessi urbanistici più spettacolari della Roma barocca
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