Il casale di Sant’Eusebio, databile tra il XII e il XIII secolo, sorge lungo la via Tiburtina su un’ansa del fiume Aniene, in posizione dominante rispetto al territorio. L’edificio, che fungeva da fortilizio, è cinto da un possente muro in blocchi di tufo ed è caratterizzato da un’alta torre e un palazzetto centrale.
La struttura è formata da due ambienti: quello occidentale, di cui rimangono due piani e quello orientale, che si conserva per altri tre. La torre, contraddistinta da una merlatura “guelfa” - cioè quadrata - è costituita una muratura in blocchetti di tufo rosso e presenta finestre con cornice in travertino.
Il complesso, in origine di proprietà della famiglia aristocratica dei Papazzurri, fu venduto nel XIII secolo al convento romano dei Celestini di Sant’ Eusebio, dei quali conserverà il nome. Acquistato in seguito dalla famiglia Cesi, divenne, poi, proprietà dei Borghese.
Attualmente il casale è una residenza privata e prossima sede di una fondazione culturale.
Informazioni
Visitabile su prenotazione telefonica o per e-mail
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