La zona nota in epoca romana col nome di Lorium, era la prima stazione di posta della via Aurelia, situata al XII miglio della strada consolare. Intorno alle strutture di servizio e per il cambio dei cavalli, si sviluppò l’insediamento caratterizzato da nuclei residenziali sparsi, ville e fattorie. Nel periodo degli Antonini (II sec. d.C.), vi sorgeva una delle ville dell’imperatore Antonino Pio.
Oltre ai resti della villa romana alle spalle della Chiesa del Santo Spirito e a quelli della Villa delle Colonnacce, stanno venendo alla luce anche quelli del complesso archeologico di Villa Olivella.
Nell’VIII sec. d.C., una proprietà della chiesa di Roma si sostituì all’abitato e, nel XIX secolo, la chiesa dello Spirito Santo.
L’unico edificio monumentale attualmente visitabile, su richiesta alla Sovrintendenza Archeologica, è il mausoleo ipogeo ritrovato proprio al di sotto della chiesa dello Spirito Santo.
Il sepolcro, di cui si conserva solo il piano inferiore, è in stato di ottima conservazione: a pianta circolare, ha un pilastro centrale di forma rotonda e cinque grandi nicchie, con arcosoli (nicchie sormontate da un arco) per le deposizioni; l’ambulacro (corridoio) è coperto da una volta a botte.
La tomba, databile tra la fine del III e l’inizio del IV sec. d.C., era costruita in laterizio con materiali per la maggiorparte di riutilizzo, come si usava all’epoca.
Tombe simili si trovano in sepolcri presenti nel suburbio romano, quali il Mausuleo di Romolo sull’Appia, Tor Pignattara e Tor de Schiavi, nel complesso dei Gordiani. Grazie ai loro tratti comuni, è possibile ipotizzare nel Mausoleo di Castel di Guido la presenza di un piano superiore coperto.
Dell’area fa parte anche l’Oasi naturalistica di Castel di Guido, inaugurata nel 1999 e gestita dalla Lipu.
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