Il Palazzo delle Esposizioni ospita l’esposizione dedicata alle foto finaliste del prestigioso concorso internazionale di fotogiornalismo, che dal 1955 premia, ogni anno, i migliori fotografi professionisti.
La mostra, giunta alla 66esima edizione, presenta in anteprima nazionale una galleria di 120 immagini finaliste rappresentative degli eventi più importanti della nostra epoca e si conferma come l’appuntamento che ne attesta la enorme capacità documentale e narrativa e il ruolo fondamentale di testimonianza storica.
Il contest, ideato dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam, ha visto la partecipazione di 3.752 fotografi provenienti da 127 paesi con 60.000 foto e progetti. Al centro degli scatti dei 24 vincitori regionali e delle 6 menzioni d'onore, valutati da 6 giurie regionali, le storiche proteste in Iran, il cambiamento climatico, l'invasione russa dell'Ucraina e le nuove realtà nell'Afghanistan controllato dai talebani.
Una giuria globale, composta dalle sei giurie regionali e dal presidente Brent Lewis, photo editor del New York Times e co-fondatore di Diversify Photo, ha selezionato 4 fotoreporter e fotografi documentaristi, tra i 24 vincitori regionali, come vincitori globali per ciascuna delle quattro categorie: Singole, Storie, Progetti a lungo termine e Open Format per ognuna delle sei zone del mondo, Africa, Asia, Europa, Nord eCentro America, America del Sud, Sud Est asiatico e Oceania.
Evgeniy Maloletka è risultato il vincitore della foto dell’anno: l’immagine del 9 marzo 2022 ritrae una donna incinta trasportata in barella fuori dal reparto maternità di un ospedale durante l’assedio di Mariupol in Ucraina.
Ad aggiudicarsi invece il premio World Press Photo Story of the Year è stato il fotografo danese Mads Nissen con The Price of Peace in Afghanistan, realizzata per Politiken/Panos Pictures, che ricorda le difficoltà quotidiane del popolo afghano sotto il regime dei talebani. Altri due riconoscimenti sono andati alla fotografa armena Anush Babajanyan per Battered Waters, per VII Photo/National Geographic Society, che ha conquistato il premio World Press Photo Long-Term Project, e al fotografo egiziano Mohamed Madhy, autore di Here, The doors don’t know me, per cui ha ricevuto il World Press Photo Open Format Award.
Tra i vincitori regionali, si menzionano due fotografi italiani: Simone Tramonte ha vinto nella categoria Long-Term Projects per l’Europa con il suo lavoro Net-Zero Transition, e Alessandro Cinque è stato invece premiato tra i vincitori regionali per il suo progetto Alpaqueros.
Foto: Chad Ajamian, Australian Floods in Infrared, Vincitore regionale Premio Categoria Open Format - Sud est asiatico e Oceania, dettaglio
Informazioni
Dal 5 maggio al 4 giugno 2023
dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00
Lunedì chiuso
L'ingresso è consentito fino a un'ora prima della chiusura
Per aggiornamenti e le modalità di visita consultare il > sito ufficiale